Color Fest 3 : Verdena | The Soft Moon

3 Agosto 2015

Non siamo poi tanto abituati ad alimentare con fervore l’attesa di un festival in terra nostrana. Se infatti nel territorio calabrese esistono realtà affermate come Armonie d’Arte o Roccella Jazz, è anche vero che a mancare, tra le altre cose, è la varietà della proposta. È per questo e tanti altri motivi che ciò che è accaduto lo scorso 2 agosto nel Parco Mitoio per il terzo anno consecutivo ha dell’incredibile.
Uno staff di ragazzi armati di una forte volontà di darsi da fare e costruire insieme qualcosa di bello, fruibile ed il più possibile duraturo, ha dato vita al Color Fest, che è arrivato quest’anno alla sua terza edizione sdoppiando i palchi e ospitando una band internazionale. Niente male, insomma, per un progetto a lungo termine che si struttura su solide basi e non può che andare quindi perfezionandosi.
Nell’alberata cornice del Parco Mitoio di Lamezia Terme si erge l’anfiteatro che quest’anno ha visto esibirsi Alessio Calivi, McKenzie, La Fine, Dissidio e Camera237 sul Palco B ed IOSONOUNCANE, The Soft Moon e Verdena su quello principale.
Dopo aver potuto apprezzare i lametini Dissidio, con la loro performance fuori dalle righe, ed i cosentini La Fine e Camera 237, sale sul main stage IOSONOUNCANE, autore del meraviglioso Die pubblicato pochi mesi fa.
Seppure i Verdena siano stati il nome di punta dell’edizione, il più conosciuto e dalla conclamata capacità di riunire un vasto pubblico di affezionati, è stato fin da subito chiaro a tutti che gli statunitensi The Soft Moon gli abbiano quasi totalmente rubato la scena.
Tra un cambio palco e l’altro potevi ascoltare le canzoni che passava Fabio Nirta, da Jungle ai Jesus and Mary Chain, dai Cure a Jamie xx.
Il valore aggiunto di quest’anno è stato senza dubbio il main stage intitolato a Stefano Cuzzocrea, ulteriore motivo di presenza ad un festival che non possiamo che continuare a sostenere e far crescere.