Qualcuno ha detto che senza Feist non ci sarebbe James Blake, e senza i Broken Social Scene non ci sarebbe Feist. È sicuramente ingrato, perché nell’album di Blake non c’è solo la bella reinterpretazione di “Limit to your love“, ma i…
In Italia dobbiamo recuperare la passione per l’Italia
In Tunisia un uomo si è dato fuoco per accendere la primavera, è la passione che l’ha bruciato vivo (non che valga la pena morire per le idee, ormai lo sappiamo che al massimo accadrà che daremo il nome ad…
Marlene Kuntz – Ricoveri virtuali e sexy solitudini
C’è qualcosa di concettuale nell’ultimo Godano, di meno keatsiano, non è più pura ricerca di bellezza (in effetti cercare la bellezza ossessivamente dopo un po’ viene anche a noia, si matura un perverso amore per la bruttezza – è come…
Dischi che non dovreste perdervi questo autunno – e due
L’aria di novembre è piena di donne, songwriter e autrici. Shannon Wright a tratti ritrova una violenza che nella parentesi con Yann Tiersen pareva un po’ perduta, è il sound di Fractured, terzo pezzo del nuovo album Secret Blood. Ma…
Perché Maureen Tucker dei Velvet Underground oggi è un’ultra-conservatrice
Christian Rocca, in arte Camillo, è un mago del “come ti monto una notizia sul nulla”, ovvero l’arte di trovare stratagemmi persuasivi per esaltare il movimento conservatore o la Juventus (fondamentalmente la stessa cosa). L’ultima trovata è un articolo sulla…
Dischi che non dovreste perdervi questo ottobre
Sufjan Stevens col nuovo album The Age of Adz ci regala un folk che si sperimenta, un album che è anche un tributo a Royal Robertson, artista americano da riscoprire. Vesuvius sembra quasi un monologo interiore che Sufjan rivolge a se stesso,…