Letteratura

Leggere Gli Affamati di Mattia Insolia

Cosa consente ad un essere umano di sfuggire alle mancanze e di non precipitare in un pozzo di violenza e di distruzione? Gli Affamati (Ponte Alle Grazie editore), esordio narrativo di Mattia Insolia, come me nella squadra dei redattori di…

L’intraducibile

Se esiste un limite all’universalità della parola scritta è la lingua. Possiamo emozionarci ascoltando una canzone dei Sigur Rós cantata in islandese, godere di una tela di Mark Rothko in astrattese, ma quanti possono penetrare il ritmo autentico delle parole di…

Prospettive inattuali | L’altro Messico: un’eterotopia o una ferita aperta?

IV. Eterotopia o ferita aperta? L’altro Messico di Gloria Anzaldúa nella narrativa di Valeria Luiselli, Christina Henríquez, Laia Jufresa e Myriam Gurba Le prospettive inattuali sono nate da un’idea non troppo definita e con un programma ancora più vago, che…

Estate: è il momento di recuperare un po’ di libri usciti nel 2020

Tempo di letture, tempo di recuperi: l’estate è arrivata e si è portata dietro una voglia matta di leggere. Per aiutarvi a scegliere una lettura estiva vi consigliamo un po’ di libri usciti quest’anno. Ci sono romanzi, racconti e persino…

Intervista a Jonathan Bazzi | Febbre e il Premio Strega

Nell’ultimo anno si è fatto un gran parlare di Jonathan Bazzi e del suo Febbre, edito da Fandango. Classe ’85, nato e cresciuto a Rozzano, è arrivato in finale al premio Strega 2020, ha vinto il premio Bagutta opera prima…

L’arte di tradurre | Intervista a Silvia Pareschi

Quando ci accostiamo a un testo originariamente scritto in lingua straniera, che si tratti di narrativa o saggistica, tendiamo spesso a sottovalutare il peso che ha avuto il traduttore o la traduttrice che si è occupato o occupata della resa…

Il Tradimento di Rita Hayworth | Nell’Argentina trasfigurata di Manuel Puig

Che bisogno c’è di mentire in un modo simile? Io non mi spiego perché mai un ragazzo che ha tutto nella vita, o che lo avrà, si mette a pensare a tali stupidaggini a base di dita di aria e…

Mi chiamo Bonfiglio Liborio e sono un cocciamatte

È una sera d’agosto del 1926 quando, nel bel mezzo di un acquazzone con la pioggia che scende giù a secchiate, Bonfiglio Liborio fa il suo ingresso nel mondo. Un evento, questo, che racconta lui stesso, Liborio, molto tempo dopo…