Vogliono Putin Nobel per la Pace, ma la pace in Siria non c’è

Per i detrattori del Nobel per la Pace a Barack Obama si avvicinano tempi peggiori (o migliori, a seconda del tifo): si parla già della candidatura di Vladimir Putin per il prossimo premio ambitissimo, quello che una volta andò a Madre Teresa di Calcutta per intenderci. In questi giorni la popolarità di Obama negli States è in calo, complice la situazione siriana, mentre quella di Putin che si attiva in prima persona per la consegna dell’armamentario chimico di Assad alla Russia, sale a dismisura. La domanda degli americani è: come abbiamo fatto a sembrare dei losers in confronto a Putin? ”Il mondo sa che Vladimir Putin e’ la persona che davvero merita il Premio Nobel per la pace”, ha commentato un’analista di Fox News (rete di Murdoch da sempre ostile al Presidente americano).

La recente lettera di Putin al New York Times era già stata mal digerita dagli americani, perchè sembrava dare lezioni di pace agli States. Ecco, vi faccio vedere io come si risolve una crisi internazionale e si evita la guerra, voi che siete così indecisi sul da farsi.

Il vero problema semmai è che la pace di Putin non esiste: la guerra in Siria è reale e si tocca da due anni. Si tratta ancora di una guerra civile, e si tratta ancora di violenza inaudita. Dall’altro lato, l’Esercito di liberazione siriano commenta così gli accordi tra le alte sfere: “La gente si era ormai abituata a pensare che Assad sarebbe stato deposto, nessun dubbio in merito. Ma non mi stupirebbe se il risultato finale di queste negoziazioni fosse lasciare Assad in carica, trasformandolo inoltre nell’eroe nazionale che ha salvato la patria”.
L’altra faccia dell’accordo Usa-Russia di questi giorni è che non sono d’accordo. Neanche sulle dinamiche dell’attacco: mentre Putin sulle pagine del NYTimes afferma che siano i ribelli i responsabili dell’attacco chimico dello scorso agosto, il rapporto Onu lo attrabuisce invece ad Assad. Se di collaborazione si parla, bisognerà mettersi d’accordo almeno su alcune questioni:

1. Chi ha usato le armi chimiche?

2. La riconsegna dell’arsenale chimico siriano alla Russia sarà vera o un bluff? E come potrà salvare la Siria dalla guerra se la guerra civile in Siria c’è già?

3. Non intervenire a proteggere i civili da uno stato di guerra permanente nella propria terra, e i rifugiati dal diritto di restare a casa, che figura farà fare a un organismo di protezione internazionale come l’Onu?

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