L’angolo di Prometeo

L’angolo di Prometeo – a cura di Fede Torre. Nato come promessa della nullafacenza, col passare degli anni ha confermato quanto di bene si dicesse di lui sull’argomento.
Promoter di concerti, conduttore radiofonico, chiacchieratore, è tornato alla sua antica attività, scrivere, così risparmia anche di parlare.
Tennista del lunedì , cura una sua rubrica, “Ritratti”, su Ubitennis.
Gli piace definirsi come un collezionista di immagini.
Nell’ottobre 2019 pubblica “Multiplo di Tre” (ed. Le Fate), raccolta di  scritti di una vita nata all’età di 3 anni e sui multipli del 3 sviluppatasi, lavorando alla propria versione 3.0.

Il nome della band ha un bel suono ed evoca mele e il relativo centro d’accesso del peccato
Tutto di un fiato leggerlo è trovarsi lungo una straße di notte tra scie rosse di fari di auto.
Quel nome ha suono importante ed è evocativo, e pur essendo nella sua metà di matrice inglese è nominabile per somiglianza ad Einstürzende Neubauten, Tomate, o Sturmtruppen.
Li si può legger tutti di fila, cosa ne sa tanto la gente?
Nomi di nomi.
Il gruppo sono dei ragazzi con la voglia di rivalsa e conquista di chi viene dalla provincia ed al rock, ai suoi rituali estetici, modalità e retorica, ha affidato il sentirsi parte del lato migliore del mondo
Il sogno generazionale di quelle precedenti.
Il cantante si muove come un tarantolato.
Ci sta.
A 40 avrebbe deciso di muoversi da poeta.
Ci sta anche questo.
Sentirsi dal lato migliore del mondo.
Una questione privata.
Il ragazzo che quella sera lavorò alla porta del concerto, perché gli piaceva il nome di chi suonava, capì che da grande avrebbe voluto lavorare nell’organizzazione concerti.
Lo fece e poi finì per muoversi da poeta.
La propria parte giusta del mondo.
La sua questione privata.

Un artista, leader di una importante rock band, arrivò con 4 ore di ritardo ad un sound check per aver dormito tutto il giorno.
La notte si era ubriacato con i ragazzini di una scolaresca in gita al di là del ponte sul fiume di quella città ed aveva smarrito la strada dell’albergo al di qua del ponte sul fiume di quella città.
Un artista riesce ad attraversare i sogni ed i pensieri, ma non un ponte.
Lo stesso ponte sullo stesso fiume di una stessa città.

Divulgazioni musicali.
Il juke box aveva un suo fascino.
Un braccio prende un disco, lo adagia in uno spazietto ed è immediatamente musica.
Chiedere la monetina al babbo, per mettere quella canzone che non metteva nessuno, sola, da tutti dimenticata, forse perché brutta o solo strana.
Scegliere quella canzone per sentirsi dalla parte giusta del mondo.

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