Acieloaperto, il numero 7 come conferma e scelta ambientale

Acieloaperto è sempre stato uno di quei festival davvero rock, che non hanno mai lasciato spazio a troppi ripensamenti. Un’anima chiara e poco incline alle contrattazioni, che l’ha reso un punto di riferimento, o un’alternativa, a cartelloni sempre più interscambiabili. Una piccola riserva sull’Adriatico, che dalla villa di Pascoli si sposta nella Rocca Malatestiana, fra le salite, i banchetti e la voglia di non perdere la propria identità. Forse tra i festival meno inflazionati, acieloaperto vive una dimensione propria, quasi riservata, che pure non si fa mancare niente. Sono gli ingredienti che hanno portato nel corso delle sei edizioni passate artisti incredibile, dagli storici Morrisey, Mark Lanegan, Belle and Sebastian, Max Hecker, fino al meglio del nazionale e internazionale (Cigarettes After Sex, Calexico, Devendra Banhart, Daughter, Fidlar). Raccontare tutte le edizioni sarebbe impossibile, vale la pena conquistarle sul campo, con questa settima edizione che, ancora una volta, non lascia spazio ai dubbi.

Acieloaperto prosegue lungo il cammino in direzione dell’attenzione all’ambiente, proponendo ai fruitori della rassegna poche e semplici pratiche per dare ciascuno il proprio piccolo ma importante contributo. Uno stile che quest’anno sarà sostenuto anche da PLT puregreen , l’azienda romagnola che vende energia 100% pulita da fonti rinnovabili prodotta in Italia e a 0 emissioni di C02.
La novità della settima edizione è la somministrazione ai bar di acqua WAMI, in bottiglie di plastica riciclata al 50% e riciclabile al 100%, la cui vendita finanzia la costruzione di acquedotti in oltre 16 diversi villaggi dell’Africa centrale. Chi sceglie l’acqua ai bar della rassegna, può scoprire immediatamente a quale progetto sta contribuendo, collegandosi al sito di WAMI wa-mi.org e digitando il codice presente sulla bottiglia. Confermata la scelta del bicchiere amico, operata dall’edizione 2015, coincisa con l’introduzione del bicchiere per la prima volta in Romagna, in collaborazione con Hera.

24 maggio – Guido Catalano

Poeta, scrittore, performer, vera rockstar del verso d’amore declamato, Guido Catalano torna con una storia tenera e divertente: “Tu che non sei romantica”. Un racconto di baci, di sguardi, ma anche di guerra e di paura, di sesso e di magia. E di amore, ovviamente, che convincerà anche chi non si sente romantico.  Il poeta affiancherà il nuovo romanzo ai grandi cavalli di battaglia della sua raccolta poetica, per una serata di performance e letture unica e irresistibile.

14 giugno – Fantastic Negrito

La sua musica trasuda schiettezza e sa essere contemporaneamente struggente ed energica, creativa e densa di black music. Quello di Cesena sarà un appuntamento per tutti i fan affezionati e per tutti coloro che ancora non hanno avuto modo di lasciarsi impressionare dalla fantastica follia e stravaganza dell’artista.

18 giugno – Johnny Marr

Uno dei chitarristi più celebri della storia della musica contemporanea, Johnny Marr, forza creativa dietro The Smiths, ha pubblicato il suo terzo album solista “Call The Comet” nel giugno 2018. A proposito del nuovo lavoro, Marr aveva dichiarato a NME: «È più emozionale, i testi sono più profondi. Riguarda soprattutto le cose che mi circondano, ma ci sono anche un paio di canzoni che hanno a che fare con me».

Il Trinity College di Dublino, lo ha nominato come Patrono Onorario della University Philosophical Society al fianco di mecenati del passato come Oscar Wilde, Samuel Beckett e Bram Stoker. Si è guadagnato anche il Lifetime Achievement Award di Q, il Mojo’s Classic Songwriter Award e il Premio Inspiration al Ivor Novellos. Gli ultimi anni hanno visto Marr diversificare il suo lavoro: ha contribuito notevolmente alla nomination all’Oscar di Hans Zimmer per il film “Inception” di Christopher Nolan, mentre la sua chitarra Fender Jaguar è stata nominata per la chitarra dell’anno ai 2012 MIA Awards.

29 giugno – John Butler Trio

Acclamato per le brillanti esibizioni dal vivo e la superba musicalità, il John Butler Trio è una delle formazioni australiane di maggior successo nell’attuale panorama musicale mondiale. L’ultimo album, dal titolo “Home” (Jarrah Records) e pubblicato lo scorso 28 settembre, è una creazione molto personale di brani che riflettono il pensiero quotidiano, la famiglia e i viaggi, ha ritmi industrial e un’anima elettrica. A proposito del nuovo lavoro, John Butler ha affermato: “Quest’album è un rito di passaggio, non lo si può aggirare, ma devo passargli attraverso!”

23 luglio – Peter Doherty & The Puta Madres

Pete Doherty, fondatore dei The Libertines e Babyshambles sarà ad acieloaperto per presentare dal vivo i brani del nuovo album in uscita ad aprile, insieme al grande repertorio con i successi dei The Libertines, dei Babyshambles e della sua carriera solista.

Nati nel 2016 durante un tour dei The Libertines nell’America del Sud, The Puta Madres mirano a ricercare un sound garage rock caratteristico delle prime avventure musicale di Doherty, mediato però da una maggiore raffinatezza dei suoni derivata dalle numerose esperienze artistiche del frontman. La band è composta, oltre che da Doherty, dal chitarrista Jack Jones (membro anche dei Trampolene), dalla tastierista Katia DeVidas, dal violinista Miki Beavis, dal bassista Michael “Miggles” Bontemps e dal batterista Rafa.

3 agosto – Easy All Stars

In occasione del cinquantennale dello sbarco sulla Luna, il collettivo giamaicano ripropone il classico Dub Side of the Moon, la rivisitazione in chiave dub del classico della storia del rock The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Mescolando versatilità musicale, bravura tecnica, meravigliose armonie vocali e una sezione ritmica di prim’ordine, gli Easy Star All-Stars si sono affermati a livello internazionale come una delle migliori band reggae sulla scena. Grazie ad album tributi ormai leggendari, l’ensemble si è costruito una fan-base solida e appassionata in tutto il mondo. In ventidue anni di carriera, gli Easy Star All-Stars hanno visitato oltre 30 paesi unendo fan di reggae, classic rock, dub e indie in una grande famiglia.

18 agosto – Nu Guinea, Eugenio in via di Gioia, Claver Gold + more 

 

Our noise. Una serata di musica italiana.

Una folgorazione che ha interessato l’intero stivale quella per “Nuova Napoli”, il nuovo album dei Nu Guinea: il risultato di una lunga ricerca musicale che è diventata un’indagine storica sul suono che ha caratterizzato Napoli negli anni ’70 e ’80, a partire dalla contaminazione di generi disco, jazz-funk, ritmi africani. Ad acieloaperto sono gli headliner di un minifestival di soli artisti italiani, che mette insieme attitudini e anime anche molto diverse della musica pensata, scritta e cantata in italiano. In line up anche Eugenio in via di Gioia, una delle formazioni più interessanti e di successo nell’ambito del cantautorato nu-folk italiano.

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