Alice Merton – Mint

Il conto alla rovescia è iniziato il 7 gennaio: – 11, 10, 9, 8 e via così…

Alice Merton, conosciuta dai più per il celebre singolo No Roots, ha annunciato così sulla sua pagina Facebook, i giorni mancanti all’uscita del suo album di debutto: Mint, uscito il 18 gennaio. La sua voce è riconoscibilissima, sembra di ascoltarla da sempre, nonostante la sua giovane età – anagrafica e artistica. Mint parte prepotentemente con il ritmo rock della prima traccia, Learn to Live a cui segue 2 Kids, brano che tuttavia sembra appiattirsi in un’atmosfera “disneyana” e non decollare mai, dando anche poco spazio alle doti canore della venticinquenne di Francoforte.

And you stayed by me
When the storms came down and the fear got real
You stayed by me

A rimediare ci pensa subito la hit No Roots, terza traccia del disco, che ci ricorda chi è Alice Merton e di cosa è capace.


No Roots, senza radici, così come senza radici è anche la storia di questa ragazza: padre irlandese e madre tedesca, è cresciuta in Canada, ha studiato in Germania e successivamente si è trasferita in Inghilterra con la sua famiglia. Una vita segnata dai cambiamenti geografici, cambiamenti che sembrano tornare anche in questo album: nella sua prima parte ogni traccia ha un ritmo nuovo, una nuova sfumatura, un nuovo racconto (quasi tutti i brani sono autobiografici).

Tiene alto il ritmo anche la seguente Funny Business, già in rotazione musicale dal novembre dello scorso anno, quel tipo di pop che fa venir voglia di muoversi. Finiti quei 3 minuti però l’attenzione sembra calare quando inizia Homesick, brano dal retrogusto malinconico a cui da inizio un pianoforte e poi la frase “I was the new kid, I was scared” (ero la nuova arrivata, avevo paura), sensazione che Alice si sarà sentita addosso molto spesso. Ma ci vuole un attimo a risollevare l’energia: Lush Out figura come sesta traccia e rappresenta alla perfezione quel pop esplosivo che contraddistingue lo stile musicale della Merton.

I got something to say, might start a riot
Rip that tape from my mouth, I won’t be quiet
‘Cause everything is nothing
‘Til you realise it’s something you want
I wanna lash out

Il fil rouge delle 11 tracce di Mint è l’incalzante groove di basso, che unito alla voce dolce e a tratti sensuale, come in Speak Your Mind, riesce in qualche modo a dare uniformità a un disco che in realtà presenta ritmi anche molto diversi tra loro. Funziona sicuramente meglio la seconda parte dell’album: eccezion fatta per la romantica ballata Honeymoon Heartbreak in cui la dolcezza della voce è protagonista. I Don’t Hold A Grudge, Trouble in Paradise, e Why So Serious (singolo pubblicato nell’autunno 2018), hanno quelle caratteristiche che hanno reso Alice Merton una delle stelle nascenti più luminose dell’attuale panorama pop/rock mondiale.


Con questo album Alice Merton è riuscita a realizzare un lavoro spontaneo, sicuramente nato dalla sua personale esigenza di mettere in un raccoglitore unico la sua storia musicale e personale. È un disco giovane, non ancora maturo in tutte le sue sfaccettature, ma senza dubbio ha un ritmo che, finito l’ascolto, gira in testa ancora per un po’. Quello che resta davvero, però, è la voce di Alice che la rende unica nel suo genere e immediatamente riconoscibile, caratteristica fondamentale in un panorama musicale in cui tutto sembra una blanda imitazione.

a cura di Fiorella Di Cillo


Exit mobile version