Archivio Sonoro Futuro | La nuova stella Arlo Parks, l’elettronica di Aārp

Decimo appuntamento con Archivio Sonoro Futuro. Questa settimana vi presentiamo tre figure femminili che rappresentano visioni differenti del pensiero musicale: la nuova stella dell’ R’n’B e del soul Arlo Parks, il folk oscuro di A.A. Williams, l’eleganza essenziale di Madeleine Cocolas. Concludiamo il percorso odierno con l’elettronica del francese Aārp e il jazz rivisitato dei Glass Museum.


Arlo Parks

Arlo Parks è una giovanissima cantautrice, poeta e musicista proveniente da Londra. Sin dal suo primo brano “Cola” e il l’EP di esordio “Super Sad Generation”, oltre a far conoscere la sua imponente vocalità, ha subito dimostrato una lucidità e potenza di scrittura notevoli. Il tutto è declinato su atmosfere soul e R’n’B “incastrato” fra le vibrazioni del passato e trame molto moderne. “Black Dog” è il suo ultimo singolo.


Madeleine Cocolas

Madeleine Cocolas è una compositrice, producer e pianista australiana. Nel 2016 ha esordito con l’album “Cascadia” (Futuresequence, 1631 Recordings) con cui ha subito portato una visione chiara e identitaria della sua musica: minimalismo strumentale e trip elettronici raffinati. “Ithaca” è il suo ultimo lavoro che è uscito per Someone Good, sublabel della celebre etichetta di Lawrence English ROOM40. Il nuovo album esprime il “ciclone” emotivo che ha investito l’artista australiana, legato al suo trasferimento da Melbourne alla sua città di origine Brisbane.

https://room40.bandcamp.com/album/ithaca


A.A. Williams

Bella Union è un’etichetta straordinaria che cerca sempre di pescare fra i nuovi artisti e riesce quasi sempre a far centro. L’ultima scoperta si chiama A.A. Williams che è una cantautrice e musicista londinese che arriva alla ribalta nel 2019 per una collaborazione con la band giapponese MONO. “Forever Blue” è il suo album di debutto che uscirà il 3 Luglio. “All I Asked For (Was To End It All)“ è il primo singolo estratto che mette in risalto la sua voce tenebrosa e il suono malinconico e teso che sfocia in vibrazioni classiche e post-rock.


Glass Museum

Il pianista e producer Antoine Filipo e il batterista Martin Grégoire sono la mente del progetto Glass Museum. Ispirati da artisti come GoGo Penguin. Badbadnotgood, Jon Hopkins e Floating Points, il loro suono è il classico esempio di artisti che cercano di dare una nuova dimensione attraverso una importante presenza elettronica e arrangiamenti orchestrali. “Reykjavik” è il loro secondo album che è uscito per Sdban Ultra.

https://sdbanrecords.bandcamp.com/album/glass-museum-reykjavik


Aārp

Aārp è un producer francese che sta per pubblicare il suo album di debutto “Propaganda” che uscirà per Infiné Music (la stessa etichetta di Rone). Inzialmente affascinato dalla musica classica, in seguito si è appasionato ai mondi creati da etichette come Warp Records e Ninja Tune, ispirandosi a producer come Squarepusher, Amon Tobin, Oneohtrix Point Never. Elettronica pulsante, ragionata e sperimentale che cerca di avere una trama narrative. Un viaggio nella storia per farsi domande sulle conseguenze della Propaganda e della relativa manipolazione dei fatti. L’album usicrà il 5 giugno e il suo ultimo singolo si intitola “There Is No Alternative”.

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