Brave con la lingua, essere donna è una questione di linguaggio

Brave con la lingua è una raccolta di racconti scritti da quattordici autrici italiane con background e stili narrativi differenti, ma legate dalla volontà di rievocare il diritto di autodefinirsi, interpretando i giudizi che ogni giorno le persone reputano opportuno attribuire agli altri. La scrittura è lo strumento più potente per raccontarsi e per portare alla luce testimonianze che altrimenti rimarrebbero nell’ombra.

Nella prefazione, la curatrice Giulia Muscatelli dice:

Del femminile c’è scarsissima narrazione realistica: il femminile, ancora, deve essere percepito come realtà.

La società contemporanea è ancorata a una visione fuorviante, quasi distopica di quello che oggi sono e rappresentano le donne. Le protagoniste di questi quattordici racconti ci aiutano a comprendere meglio quale sia la condizione della donna in Italia e lo fanno in modo semplice ed efficace, riportando spaccati di vita diversi.

Donne inclini più di altre al pianto che vengono definite “piagnone”, donne “improprie” che provano dolore autentico a ogni strappo del cordone ombelicale, donne che per tutta la vita subiscono i condizionamenti esterni, donne stressate incapaci di reagire, donne coraggiose che scelgono strade fuori dall’ordinario, donne che rievocano il diritto di incazzarsi, donne che non sono sicure di farcela, donne che preferiscono essere libere che imprigionate nelle proprie paure, donne che hanno le mani piene di rabbia, donne piene di domande, donne che devono essere a tutti i costi brave, donne con le palle, donne sole e felici di esserlo e donne frigide. Tutte queste donne, prima ancora di essere donne, sono esseri umani con bagagli pieni di storie.

Storie scritte per evadere da quelle prigioni chiamate parole chiuse e per strappare le etichette che prudono sulla pelle e che spesso, con il trascorrere del tempo, diventano cicatrici indelebili. In questi quattordici racconti pubblicati da Autori Riuniti ci sono testimonianze in cui rivedersi, punti di vista diversi che raccontano le fragilità e le sicurezze che ci caratterizzano.

Elena Varvello, Domitilla Pirro, Francesca Manfredi, Noemi Cuffia, Flavia Fratello, Simonetta Sciandivasci, Chiara Pietta, Vittoria Baruffaldi, Romina Falconi, Irene Roncoroni, Silvia Pellizzari, Silvia Greco, Giulia Perona e Simonetta Spissu sono davvero brave con la lingua e lo dimostrano le sottolineature e le orecchie fatte a queste pagine di vita.

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