Chi sono i cantautori di domani? Intervista ai semifinalisti del Premio Buscaglione (1/2)

Il 12, 13 e 14 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino si svolgerà la fase finale del Premio Buscaglione, uno dei più importanti concorsi per cantautori emergenti che, ogni due anni, si pone come obiettivo quello di trovare la Next Big Thing della scena musicale italiana e di cui anche quest’anno siamo media partner.

Durante questa sesta edizione ancora un boom di iscrizioni, ma chi sono questi talenti emergenti arrivati in semifinale? Cosa suoneranno? Quali sono i loro sogni per il futuro? Lo abbiamo domandato direttamente a ETT, I Cieli di Turner, Tōru, FANOYA, L’ultimodeimieicani e Leandro, i primi sei semifinalisti raggiunti per sapere qualcosa in più di loro.

ETT

Come sei venuta a conoscenza del Premio Buscaglione e perché hai deciso di iscriverti?

Sono venuta a conoscenza del concorso tramite un amico musicista, il quale mi ha incuriosita parlandomi della figura di Fred Buscaglione, che si e’ dimostrato una piacevole sorpresa. Quando poi sono andata ad ascoltarlo, l’ho trovato un’artista interessante, essendo stato uno dei primi ad introdurre il jazz nella musica italiana.

Se avessi una sfera di cristallo cosa vorresti vedere nel tuo futuro?

Il mio futuro lo vedo sicuramente nel campo musicale, questo per me ormai è chiaro e imprescindibile. Se ci dovessi proiettare qualcosa in questa sfera, ci proietterei esperienze e positività. Ho molta curiosità nel scoprire dove il percorso che ho scelto mi porterà.

C’è un cantautore o una band del passato che secondo te è ancora attuale?

Bjork, che secondo me rimane una delle artiste più innovative e originali, sin dai suoi esordi con i Sugarcubes, fino alla sua evoluzione da solista.

Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai scoperto di essere arrivata in semifinale?

Ero e sono molto felice di aver avuto quest’opportunità, anche per il fatto di poterla condividere con due persone molto importanti in questo progetto, quali: Luca Pasquino, produttore e musicista e con Alex Canella batterista e amico.

Quali sono le canzoni che porti in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico con la tua musica?

Il primo pezzo che presenterò sarà Argento, che ho concepito con l’intento di rappresentare il perpetuo mutamento delle cose, indipendentemente dal momento temporale in cui si vive. Di primo acchito potrebbe sembrar parlare di una storia d’amore finita male, ma il vero messaggio del tema si basa sul raccontare “il tempo”. Poche volte durante la giornata prendiamo coscienza di esso, occupandoci e perdendoci nelle nostre faccende. Questo brano vuole riversare l’attenzione sull’importanza della vita e il vero valore del tempo. Gli altri due temi sono ancora da definire, sicuramente saranno pezzi inediti del nostro repertorio.

Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Tu quale canzone sceglieresti e perché?

Per un’eventuale finale avremmo scelto di portare Nel Cielo dei Bars, in quanto l’ho considerato il brano più adatto per le mie caratteristiche interpretative. La progressione degli accordi e il testo li trovo incantevoli, interessanti e rappresentativi nel tono ironico e provocatorio dei testi di Fred. Essendo questo pezzo così lontano dal nostro sound, sarà ancora più stimolante e interattivo cercare di riadattarlo trovando il giusto equilibrio e compromesso tra la versione originale e quello che e’ il nostro linguaggio artistico.

I Cieli di Turner

Come siete venuti a conoscenza del Premio Buscaglione e perché avete deciso di iscrivervi?

Conosciamo questa manifestazione da diverso tempo ma abbiamo deciso di iscriverci solo quest’anno perché due anni fa eravamo nel pieno della realizzazione del nostro primo disco e sarebbe stato difficile incastrare troppe cose tutte insieme. Inoltre ci siamo iscritti anche perché crediamo sia una grande vetrina per band emergenti che hanno voglia di farsi conoscere e una bella opportunità di suonare davanti a gente nuova.

Se aveste una sfera di cristallo cosa vorreste vedere nel vostro futuro?

Sicuramente continuare a suonare per più tempo possibile e magari riuscire a crearci uno spazio, piccolo o grande che sia, nel panorama musicale italiano. Ci piacerebbe un giorno vedere ripagati tutti i sacrifici che facciamo quotidianamente per portare avanti questo nostro progetto.

C’è un cantautore o una band del passato che secondo voi è ancora attuale?

Ci viene in mente Battiato, anche se forse sarebbe più corretto definirlo “senza tempo”, che è anche il motivo per cui è così affascinante; tutte le sue canzoni potrebbero essere state scritte ora come trent’anni fa, perché non inseguono ciò che gli sta attorno.

Qual è stata la prima cosa che avete pensato quando avete scoperto di essere arrivati in semifinale?

Siamo rimasti sorpresi, ovviamente ci speravamo e perciò siamo davvero molto felici di questo traguardo. Non vediamo l’ora di salire sul palco.

Quali sono le canzoni che portate in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorreste che arrivasse al pubblico con la vostra musica?

Ancora siamo indecisi su quali brani presentare, avendo un nuovo disco in lavorazione siamo tentati di provare per la prima volta dal vivo uno o due brani inediti. Principalmente vorremmo che le persone si sentissero un po’ più tristi o un po’ più allegre dopo averci ascoltato: quando si ascolta un pezzo dal vivo non si capiscono mai tutte le parole o la stratificazione musicale, quello che uno si porta a casa è solo la sensazione che ti ha lasciato, e quella conta più di tutto.

Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Voi quale canzone scegliereste e perché?

Nell’eventualità della finale suoneremo Love in Portofino. È un brano che ci piace molto, commovente, ed ha una carica emotiva tale che la rende una canzone perfetta per un nostro riarrangiamento.

Tōru

Come sei venuto a conoscenza del Premio Buscaglione e perché hai deciso di iscriverti?

Lavorando in questo settore musicale da diversi anni ormai, conoscevo già da un po’ questa realtà. Ho deciso di iscrivermi perché credo che il Premio Buscaglione dia l’opportunità di confrontarsi con degli ottimi musicisti e con ambienti musicali stimolanti, facendo sì che , a prescindere dalla competizione in sé, si possa crescere sia professionalmente che artisticamente.

Se avessi una sfera di cristallo cosa vorresti vedere nel tuo futuro?

Sono sempre stato ossessionato dallo scorrere del tempo e dal “domani”. E’ sempre stato un concetto che mi ha provocato ansia e preoccupazione ma , con un po’ di educazione al pensiero , ho iniziato a voler vedere il futuro più come un’opportunità, piuttosto che una condanna. Detto questo, credo semplicemente che mi piacerebbe avere la serenità necessaria di continuare a lavorare con la musica in maniera più assidua e produttiva.

C’è un cantautore o una band del passato che secondo te è ancora attuale?

Per quanto mi faccia male definirlo “Cantautore del passato”, io credo che Battiato sia (e sia sempre stato) attuale. E mi riferisco non solamente alle liriche (molto spesso fraintese o non comprese affatto) ma anche al tipo di approccio sonoro. Se si ascolta Orizzonti Perduti, ad esempio, ci rendiamo conto che è un disco con sonorità elettroniche fresche e , per quanto apparentemente semplici, curate e ricercate. È un tipo di approccio da cui un musicista dovrebbe sicuramente prendere spunto. Per non parlare di alcuni testi che sono più che mai adatti a ciò che viviamo oggi: Povera patria, Un’altra vita, Shock in my town e via dicendo.

Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai scoperto di essere arrivato in semifinale?

A dire il vero, nel mio caso avevo scoperto di non essere arrivato in semifinale. Tant’è che ero piuttosto dispiaciuto di non esser rientrato tra i 12 selezionati. In compenso , a quanto pare , ero il 13esimo perché dopo che i Tonno si son ritirati dalla competizione , son stato “ripescato” io. Devo dire che mi è parso “buffo”, ma ne son molto felice. Oltretutto mi piace questo aspetto da “outsider”, mi fa sentire un po’ come quello che si è infiltrato alla festa, ed è un ruolo che mi diverte molto.

Quali sono le canzoni che porti in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico con la tua musica?

Porterò alcuni brani tratti dal prossimo disco che uscirà a breve. Uno di questi è sicuramente Soli, la canzone con cui ho voluto segnare l’inizio di questo percorso. È un brano che parla certamente della solitudine ma anche del fatto che questa ci accomuna e che può essere un punto di partenza per iniziare a ritrovarsi e conoscersi davvero. Questo tipo di messaggio è un po’ disparso anche negli altri brani: per quanto siano introspettivi, poggiano quasi tutti su una componente sociale e soprattutto umana. Stringersi insieme contro qualcosa che a volte è più grande di noi per sentirsi, appunto , meno soli e resistere gli uni con gli altri.

Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Tu quale canzone sceglieresti e perché?

Devo ammettere con il massimo dell’onestà che , per quanto abbia una profonda stima artistica nei suoi confronti, non sono mai stato legato al repertorio di Buscaglione, questo probabilmente per una differenza stilistica e un tipo di approccio musicale che personalmente non mi appartiene. Dovendo scegliere però sicuramente punterei su brani più “malinconici”: mi piace moltissimo , ad esempio, Che bella cosa sei, per il suo modo delicato di raccontarsi ed esporsi con fragilità. Anche Donna di nessuno è un brano che trovo interessante nel suo narrare , con onestà e senza fronzoli, la solitudine e lo scorrere del tempo.

FANOYA

Come siete venuti a conoscenza del Premio Buscaglione e perché avete deciso di iscrivervi?

Siamo venuti a conoscenza del premio Buscaglione grazie ad Instagram e abbiamo deciso di parteciparvi soprattutto perché ci piace portare più possibile la nostra musica in giro e poi perché degli amici c’è ne hanno parlato molto bene

Se aveste una sfera di cristallo cosa vorreste vedere nel vostro futuro?

Nel nostro futuro ci piacerebbe continuare a fare dischi e live e magari sognare qualche featuring interessante tipo Dimartino.

C’è un cantautore o una band del passato che secondo voi è ancora attuale?

Sicuramente Ivan Graziani è stato uno dei più grandi musicisti che abbia mai avuto l’Italia. Rivoluzionario, scontroso, pioniere, non ha mai avuto nulla di scontato, voce, look, origini. Era e resterà unico.

Qual è stata la prima cosa che avete pensato quando avete scoperto di essere arrivati in semifinale?

E’stata una bella soddisfazione anche perché a sceglierci sono stati addetti ai lavori che fanno questo lavoro.

Quali sono le canzoni che portate in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorreste che arrivasse al pubblico con la vostra musica?

Non sappiamo ancora quali brani porteremo al premio Buscaglione, di solito scegliamo la sera prima. Le nostre canzoni non vogliono lasciare nessun messaggio in particolare, ma piuttosto le nostre canzoni raccontano di modernità, sogni irrealizzabili, storie d’amore (in)finite e quotidianità, attraverso ritmi distesi e rilassati e sonorità synth pop.

Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Voi quale canzone scegliereste e perché?

Abbiano scelto Jukebox perché è un brano che ci somiglia molto apparentemente scanzonato ma con una piacevole nostalgia.

L’ultimodeimieicani

Come siete venuti a conoscenza del Premio Buscaglione e perché avete deciso di iscrivervi?

Ce ne hanno sempre parlato in molti e a dir la verità non c’è nessuna motivazione particolare, quest’anno ci siam guardati in faccia e non ci abbiamo pensato due volte, abbiamo mandato l’iscrizione ed eccoci qua.

Se aveste una sfera di cristallo cosa vorreste vedere nel vostro futuro?

Probabilmente non avremo mai una sfera di cristallo. A noi piacerebbe portare la nostra musica ovunque tenendo sempre lo spirito con cui abbiamo cominciato a farla, ovvero essendo un gruppo e divertendoci a farlo.

C’è un cantautore o una band del passato che secondo voi è ancora attuale?

Sicuramente Rino Gaetano è ancora attualissimo, a volte ascoltando sue canzoni ci sembrano scritte oggi, e vivendo a Genova bisogna dire che la descrizione che De Andrè faceva dei vicoli non ha tempo.

Qual è stata la prima cosa che avete pensato quando avete scoperto di essere arrivati in semifinale?

Ci siamo preoccupati perché dovevamo fare una cover di Buscaglione. No a parte gli scherzi abbiamo cominciato a pensare che canzoni fare ecc.

Quali sono le canzoni che portate in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorreste che arrivasse al pubblico con la vostra musica?

Le canzoni in gara saranno Ciao, Pensione a 20 anni e Cosa vuoi cambiare. Sono canzoni diverse tra loro che parlano delle nostre storie, di quello che avremmo voluto, di come siamo fatti. Ci piaceva l’idea di portare sul palco sia il nostro lato più cantautorale che quello legato al rock essendo cresciuti con entrambi. Della nostra musica vorremmo arrivasse al pubblico la sincerità e la semplicità con cui è stata scritta.

Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Voi quale canzone scegliereste e perché?

Noi sceglieremmo “Una sigaretta”, perché ci piace molto il testo della canzone e ci siamo rivisti, bello come Buscaglione usi come scansione del tempo la sigaretta, è una cosa che spesso capita anche a noi.

Leandro

Come sei venuto a conoscenza del Premio Buscaglione e perché hai deciso di iscriverti?

Mi ero iscritto all’edizione 2018 su consiglio di un amico, con una canzone del mio primo Ep completamente registrato in casa e mi aveva portato fortuna, perché da lì mi aveva scritto il ragazzo che attualmente mi segue con l’etichetta. Quindi due anni dopo ho deciso di ricandidarmi ed essere in semifinale è una bella soddisfazione.

Se avessi una sfera di cristallo cosa vorresti vedere nel tuo futuro?

Ovviamente mi piacerebbe vivere di questo in futuro, quindi vorrei vedermi suonare su tantissimi palchi per tanto tempo.

C’è un cantautore o una band del passato che secondo te è ancora attuale?

Sarò scontato ma dico i Beatles, nonostante io sia arrivato tardi ad ascoltarli. Trovo siano sempre fonte di ispirazione trasversale, dischi di 50 anni fa che suonano ancora attualissimi.

Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai scoperto di essere arrivato in semifinale?

Ho pensato Ora ci si diverte, perchè non è da tutti i giorni da emergente poter suonare su un palco come l’Hiroshima, e anche perchè eravamo davvero tantissimi artisti quindi essere tra i 12 è motivo di orgoglio.

Quali sono le canzoni che porti in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico con la tua musica?

Porterò tre brani dal mio primo disco uscito a novembre (Fossimo Già Grandi). Saprai Farti Valere apre l’album e rappresenta uno sprono nei confronti di chi amiamo a superare le difficoltà di tutti i giorni; Tuo Fratello invece è una canzone che parla di quanto si è disposti a rischiare, e quindi intromettersi, nella vita di un fratello o una sorella e quanto si rischia a propria volta di perdere di vista la propria; Per Mano tratta di un tema attualissimo, che è l’immigrazione, di come l’opinione cambierebbe se la situazione si capovolgesse, agli occhi di chi ancora non si rende conto di che cosa stia succedendo. Mi piacerebbe che ogni brano riesca a trasmettere qualcosa a chi lo ascolterà: potersi ritrovare nelle parole e interpretarle ognuno a suo modo. Il bello di fare musica è anche quello di dare a tutti la possibilità di leggerla in maniera diversa..

Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Tu quale canzone sceglieresti e perché?

Sceglierei Sogno d’estate, che magari non è tra le più famose di Fred Buscaglione, ma che nelle sue brevi strofe malinconiche riesce a scalfire la sua “durezza” e regalare una speranza per la nuova stagione, nonostante l’addio ai sogni dei tempi passati.

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