Club2Track, la playlist per non perdersi nulla del Club to Club 2016

Nell’immagine di copertina Four Tet al Club to Club 2015 durante il concerto di Kala, fotografato da Alessia Naccarato

Il ritornello è sempre lo stesso e, del resto, è impossibile che non sia così. Continuando a evolversi nella sua proposta il Club to Club ha ormai da anni stravolto il concetto di festival di musica elettronica, coinvolgendo artisti diversi per genere, approccio al live e background culturale. Ogni anno un numero sempre maggiore di persone arriva a Torino, la culla da cui è nato tutto, per assistere alle esibizioni di alcuni fra i più grandi artisti in circolazione, attratti da un programma sempre più vario e particolare. Si è aggiunto un luogo magico come la Reggia di Venaria, in cui ci sarà Chino AmobiElysia CramptonUnsound Festival inaugureranno la settimana. Poi il Conservatorio G. Verdi con Arto Lindsay pronto a passare la palla al Lingotto al djset di Arca e i visuals di Jesse Kanda scaldando la sede dell’epicentro del C2C (tra venerdì e sabato Swans, John Hopkins, Daphni Autechre, Jonny Greenwood…) e infine San Salvario, il quartiere multiculturale di Torino in cui ci sarà la festa di chiusura a ingresso gratuito. Anche quest’anno c’è più di una ragione per prendere un biglietto e volare in Piemonte dal 2 al 6 novembre, per non perdersi nulla invece servono carta, penna e orecchie pronte.

[In palio ci sono anche due Golden Pass per le serate del 4 e 5 novembre, scopri come partecipare qui –> http://bit.ly/2e5SfJx, tutte le info sul festival puoi trovarle sul sito del Club to Club]

 

1. CHINO AMOBI WILL NOT SAVE YOU

Where: Reggia di Venaria, 2 novembre

Chino Amobi è NON, collettivo di artisti africani e della diaspora, che utilizzano il suono come mezzo primario per articolare le strutture visibili e invisibili che creano dualismi nella società, e per distribuire potere a sua volta, che non è solo la sua etichetta ma anche un modo di reinterpretare grooves r&b, stilemi digitali e modulazioni vocali provenienti direttamente dal rap più oscuro. È NON nel senso che non esiste una definizione che possa davvero descrivere i suoni che escono dal suo EP Anya Garden (uscito alla fine del 2015 per UNO NYC) e dalle sue tante collaborazioni, fra cui quella con Elysia Compton (presente anche lei alla Reggia di Venaria) in Demon City uscito lo scorso luglio. Una coppia che potrebbe lasciarvi a bocca aperta nel caso di un duetto fuori programma.

 

2. ARTO LINDSAY VS. THE WORLD

Where: Conservatorio S. Giorgio, 3 novembre

Brian Eno, Ryuchi Sakamoto, John Zorn, Jean-Michel Basquiat, David Byrne, Caetano Veloso, Animal Collective e Tom Waits sono solo alcuni dei nomi con cui Arto Lindsay ha collaborato lungo tutta la sua carriera di musicista, scrittore e film maker. Cresciuto in Brasile e poi trasferitosi a New York dove fonda i DNA, definiti da Lester Bangs creatori di horrible sound, rinchiude dentro di sé anime diverse che nascono dai tropicalismi di Veloso e sfociano nella no wave, il jazz e la bossa nova. Saranno questi i passaggi sonori che invaderanno il Conservatorio, un vero e proprio viaggio nel mondo e ritorno.

 

3. WHERE HECKER ARRIVES

Where: Lingotto, 3 novembre

Fino al 2006 Tim Hecker lavorava per il governo canadese. Da giovane estraeva il rumore bianco modulando programmi radio. Per anni ha suonato musica techno sotto il nome di Jethone, appassionato com’era di Authecre e Aphex Twin. Poi ha deciso di restare se stesso, immergendosi in quello che non è più ambient elettronico ma musica dell’antropocene, dove voci distorte di autobus, tv, metropolitane suonano incredibilmente melodiche quando vengono riassemblate. Con Love Streams, uscito per 4AD ad aprile, decide di riscoprirsi di nuovo, reintroducendo i rumori drone provenienti da tutto quel passato che ormai è solo un ricordo. Tenetevi delle energie di riserva dentro, perché ci sarà da ricostruirsi.

 

4. IN THE BADLANDS OF MURA MASA

Where: Lingotto, 4 novembre

Guernsey è un isolotto di 60mila anime sul Golfo di Saint-Malo. Victor Hugo ci finisce in esilio nel 1852, Alex Crossan, invece, c’è nato (nel 1996) e cresciuto, suonando in band punk, hardcore, deathcore e gospel. I luoghi piccoli, si sa, ampliano il bisogno di scappare in qualche modo. Scopre Ableton e si mette a suonare musica trap. Una storia fra le tante in mezzo ai mari ma il nome che Alex decide di darle è Mura Masa. Mette un mixtape online e Lotus Eater viene selezionata da Zane Love per la BBC. Parte per il college, a Brighton, Letteratura Inglese, comincia a suonare nei locali e riceve sempre più attenzione per i suoi brani che mescolano electrodance all’R&B. Arrivano i feat. importanti (fra cui A$AP Rocky) ed è al lavoro sull’album che uscirà nel 2017. Serve altro per andare a scoprirlo?

 

5. WHO FRAMED NICK MURPHY?

Where: Lingotto, 4 novembre

Un giovedì piovoso di due anni fa un certo Chet Faker, fresco del suo primo full lenght Built on Glass, saliva sul palco per la preview del C2C che si svolgeva ancora all’Hiroshima Mon Amour. Alla fine dell’esibizione chiese al pubblico di registrare l’improvvisazione che si apprestava a fare, perché così potessero avere qualcosa di davvero unico da ricordare. Talento vulcanico, ha sorpreso un po’ tutti annunciando che l’esperienza sotto moniker era finita, e che da quel momento sarebbe stato solo se stesso, Nick MurphyThis is next, e Fear Less lo è davvero per il suo carattere genuino, finalmente libero. Anche se si tratterà di un djset siamo sicuri che qualche sorpresa il vecchio Nick ce la riserverà.

 

6. MAY SWANS BLESS YOU ALL

Where: Lingotto, 4 novembre

L’anno scorso fu affidato ai Battles il ruolo di band difficilmente assimilabile alla concezione tradizionale di festival elettronico ma l’abbiamo già detto, la natura del C2C è in continua mutazione. L’arrivo di un gruppo come gli Swans lo dimostra, e più che un tentativo per ammiccare ai dur et pur per cui la musica è solo suonata con gli strumenti, va considerato come un punto di arrivo. Il fatto che sul palco del Lingotto ci sarà Micheal Gira supera definitivamente quei confini fra generi che ancora attanagliano la cultura musicale (e non solo) del nostro paese. C’è, soprattutto, quel The Glowing Man da ascoltare e le sue disilluse melodie, ancora tutto da scoprire dal vivo in Italia. Tappi nelle orecchie consigliati, poi ci sarà da aprire il cuore.

 

7. LET ME INTRODUCE YOU TO DJ SHADOW

Where: Lingotto, 5 novembre

Quando lo scratch era ancora uno stile legato ai ghetti e faticava a uscire dall’idea generale che fosse solo una base dell’hip hop , Dj Shadow faceva il disc jokey per la radio dell’università della California. Il suo primo album Endtroducing…, spezzò in qualche modo quel sortilegio, catalizzando l’attenzione su qualcosa che già viveva. Mescolando radici jazz e soul con l’hip hop sperimentale il suo stile diventa uno dei più importanti e riconoscibili al mondo. Con The Mountain Will Fall, uscito quest’anno, si rinsalda il legame con la musica elettronica più pura, per quello che è uno dei live più attesi di questa edizione del Club to Club.

 

8. JONNY GREENWOOD’S DARJEELING LIMITED

Where: Lingotto, 5 novembre

È da Codroipo 2012 che i Radiohead non tornano al completo in Italia. Per il secondo anno consecutivo, però, dopo Thom Yorke, è Torino a ospitarne un componente, questa volta il chitarrista Jonny Greenwood e il suo progetto Junun, colonna sonora del documentario di Paul Thomas Anderson. Sonorità, certo, che non si trovano spesso da questa parte del mondo, ma con la capacità di risultare immediate anche per chi le sente la prima volta, grazie a un dosaggio equilibrato di musica elettronica e tradizione indiana. Pronti a partire per questo viaggio?

 

9. GET LOST IN MOTOR CITY DRUM ENSEMBLE

Where: Lingotto, 5 novembre

Le tre ore-no-stop di Laurent Granier della sera prima vi saranno servite come riscaldamento perché la stessa sera di Dj Shadow, Daphni e Jon Hopkins c’è anche Motor Drum City Ensemble e i muscoli non potranno chiedere di riposarsi un attimo. Il mago dell’analogico è pronto a far bruciare piatti e loop station, finché non vi resterà più dell’energia.

 

10. MY DARLING LAFAWNDAH

Where: Lingotto, 5 novembre / San Salvario, 6 novembre

Il compito di chiudere questa intensa settimana sarà affidato a Warp e al dj set di Lafawndah (reduce dall’esibizione live del venerdì), misteriosa creatura dalle imprevedibili provenienze. Sangue egiziano e iraniano, cresciuta fra Parigi, Messico e Teheran, raccoglie tutte queste origini per unirle insieme a un’elettronica violenta (music played liettarly by knives, dice il Guardian) che hanno reso l’EP Tan, il naturale proseguimento del precedente, ma su direzioni ben più profonde. Un’interessante chiusura dai toni imprevedibili.

 

DA TENERE D’OCCHIO

FATIMA YAMAHA, GAIKA, POWELL (Lingotto, 4 novembre)

CLAMS CASINO, JESSY LANZA (Lingotto, 5 novembre)

 

LA PLAYLIST FINALE

Tutto il meglio che troverete al Club to Club

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