Come si riconosce uno yuccie, il post-hipster che va di moda adesso

Buzzfeed, che cavalca l’onda di Mashable, che cavalca l’onda del ”prova a inventare la moda di quest’anno e vendila meglio degli altri”, ha stilato una lista di 99 cose che amano gli yuccie, per provare a capire chi è e quanto yuccie c’è in noi e negli altri. Dopo che le riviste patinate avevano provato a diffondere il normcore senza grande successo, stavolta è tempo di yuccie, il post-hipster un po’ yuppie che sta per invaderci (il nuovo Messia a quanto pare).

Secondo l’inchiesta di Mashable l’hipster sta per essere ammazzato da se stesso: quando tutti rifiutano di essere mainstream, nessuno lo è, quando tutti sono hipster, nessuno lo è. È da queste ceneri che nascerà lo yuccie, il progressista privilegiato armato di Instagram e cinismo.

Per esser più chiari, proviamo a vedere la lista di cose che i giornali stanno elencando per riconoscere (o creare) tali yuccie. Potrebbero essere già in mezzo a voi.

1. Usano Gmail, e prendono in giro le persone che hanno un indirizzo Yahoo

2. Non riescono a guardare un solo episodio su Netflix (che arriva presto in Italia, per amor degli yuccie)

3. Se la prendono a male quando qualcuno dice che non gli piace Beyoncé (si può dire che l’hipster si stia emancipando dall’indie snob in questo senso, o che sia tutta colpa di Pitchfork)

 

4. Creano il loro personale hashtag per le vacanze su Instagram 

5. Fanno foto alle ali degli aerei, e le postano su Instagram 

6. Mangiano avocado e guacamole, che abbreviano in ”guac”

7. Hanno un account instagram anche per i loro animali domestici

8. Raccomandano di usare Amazon Prime, e non capiscono come si possa vivere senza

9. Bevono i cocktail di stagione e ascoltano Drake (non Nick)

10. Chiedono alle persone quale stagione delle serie tv possono saltare

11. Dicono che l’acqua del rubinetto è buona e fanno yoga 

12. Odiano Facebook ma non si cancellano

13. Parlano dell’idea di farsi un tatuaggio ma sono preoccupati che un giorno lo odieranno e quindi non lo fanno. Oppure dicono: ”Mi tatuerò solo qualcosa con un significato”

14. Usano abbreviazioni per scrivere

15. Usano Google Chrome e giudicano male quelli che sono rimasti a Firefox

16. Chiedono più pane al ristorante 

17. Dicono di odiare Taylor Swift ma segretamente la rispettano

18. Dicono che sono ”morti” quando non lo sono davvero

19. Parlano di Mercurio in posizione retrograda

20. Controllano su Wikipedia

21. Ricordano MySpace

22. Comprano spremiagrumi, li usano una volta e mai più. Comprano succhi di frutta quando vanno in hangover

23. Dicono di amare la pizza ma non la mangiano quasi mai

24. Discutono sul loro tipo di lattuga preferita e sui benefici individuali

25. Sentono canzoni immonde come Trap Queen

26. Dicono che smetteranno di guardare Game of Thrones a ogni episodio, fino al prossimo episodio. Sono anche scioccati da chi non guarda Orange is the new black e chiedono spesso se hai guardato The Wire.

27. Amano le piante grasse

28. NDR: Serie di sigle incomprensibili al 95% della popolazione mondiale, che per forza di cose non traduciamo ma copincolliamo: “Stubhub it”, “IMDb it”, “‘Gram it”, “Gchat me”, eccetera. 

29. Usano lo slang

30. Dicono di essere vecchi a 23 anni

31. Dicono che gli show con premi sono noiosi, ma poi li guardano

32. Seguono i più popolari account su Instagram e casualmente ne parlano durante le conversazioni

33. Non capiscono chi ha Android o iPhone 4

@Mashable

34. Si avviano lentamente verso l’uso dei selfie sticks

35. Si incazzano a ricevere telefonate 

36. Hanno copie multiple di Libertà di Jonathan Franzen

37. Non amano la teoria della gentrificazione

38. Evitano tatuaggi visibili, per via della carriera

39. Comprano giornali alla moda ma non leggono le notizie (Internazionale?)

40. Vorrebbero davvero andare ad Austin presto perché hanno sentito dire che è incredibile

41. Sono in credito, mai in debito

42. Sono di successo come gli yuppies ma creativi come gli hipster 

43. Preferiscono mangiare fuori che a casa (viene meglio su Instagram)

44. Vogliono essere pagati per le loro idee (ma che pretese)

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