La Spagna spera di far ripartire i piccoli eventi musicali per l’estate

Durante l’ultima conferenza stampa il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato un piano nazionale per l’allentamento del lockdown causato dalla pandemia di coronavirus, e se tutto andasse secondo i piani anche la musica dal vivo potrebbe tornare a suonare già nel mese di giugno in Spagna. L’obiettivo è quello di un allentamento graduale delle restrizioni in quattro fasi, che potrebbero adattarsi a province e regioni in base a indicatori come la capacità dei sistemi sanitari o il numero dei casi locali. Nel piano presentato da Sánchez gli eventi musicali e culturali spagnoli potrebbero tornare già dalla seconda fase prevista a fine maggio, in forma di piccoli concerti ed eventi. Per gli eventi al chiuso ci dovrà essere una riduzione della capacità dei locali a un massimo di 50 persone, mentre per quelli all’aperto si potrà arrivare a 400 persone con le misure di allontanamento sociale. Se i piani andassero come previsto nella terza fase da metà giugno si allenterebbero ancora le restrizioni, con i locali notturni e i bar al chiuso che potranno ospitare 80 persone, e gli eventi all’aperto un massimo di 800, sempre con le distanze di sicurezza. Dopo le parole dell’oncologo americano Zeke Emanuel, che aveva parlato di un ritorno della musica del vivo per il 2021, il piano spagnolo in quattro fasi pare essere più ottimista. Sánchez ha ricordato di mantenere un atteggiamento cauto in proposito, e del resto sono sempre di più gli eventi che stanno rimandando la propria edizione 2020 al prossimo anno in tutto il mondo. Proprio oggi il festival italiano Terraforma ha rimandato l’edizione di quest’anno al 2021, e così alcuni festival che avrebbero dovuto tenersi in Croazia quest’estate come Dimensions e Outlook.

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