Florence + The Machine – How Big How Blue How Beautiful

Florence Welch è tornata e sembra aver trovato un equilibrio elegante su cui far affogare le sue pene d’amore. How Big How Blue How Beautiful è il lavoro più maturo dei Florence + The Machine, lontano dal rock ruvido di alcuni brani di Lungs e più vicino come sonorità al tenebroso Ceremonials. Rispetto agli altri due dischi, però, adesso è il pop che ha il compito di limare un apparato barocco che riesce a tenere a bada i momenti più sostenuti (‘Ship To Wreck’) ed esaltare quelli più emotivamente densi (la splendida ‘What Kind Of Man’).

È superfluo notare come è la voce di Florence a fare da nucleo centrale attorno al quale gravita tutto il resto, la cantante londinese aggrazia la sua malinconia con passaggi sofisticati (‘How Big How Blue How Beautiful’), respira a pieni polmoni spingendo sull’acceleratore (‘Third Eye’) e mantiene sempre una peculiarità: la sua versatilità. Il terzo disco dei Florence + The Machine è meno immediato rispetto ai precedenti lavori della band, è più difficile da digerire, ci sono veri e propri momenti orchestrali (vedi l’outro della title-track), altri in cui la dolcezza di Florence raggiunge la massima espressività come nell’intimista Long & Lost. A garantire il risultato ci sono tre produttori niente male: Markus Dravs (Arcade Fire), James Ford (Arctic Monkeys) e Paul Epworth (Coldplay, Adele, Glass Animals, e via discorrendo). Singolare ‘Caught’ che ricorda molto da vicino It’s Only Life dei The Shins e racchiude un po’ tutto il mood del disco:

I can’t keep calm
I can’t keep still
Pulled apart against my will

How Big How Blue How Beautiful non è un disco d’impatto ma la sua eleganza e la sua qualità riescono perfettamente a sopperire a questa mancanza. La dimensione live dei Florence + The Machine è rimasta invariata nel corso degli anni: spumeggiante e ‘fisica’, con un’attitudine quasi punk mai del tutto messa da parte. Il lavoro in studio è stato più calibrato, più caldo, come un buon rhum dal quale riemergere dopo aver fatto i conti coi propri demoni. Ascoltando le tredici tracce di How Long How Blue How Beautiful si ha l’idea che Florence abbia da poco finito di combattere e ne sia uscita illesa.

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