Hasta lo smartphone siempre

Nei giorni scorsi ha fatto il giro di tv e web il video del caos generato dall’inaugurazione di un nuovo punto vendita Trony a Roma. Offerte irripetibili, migliaia di persone accalcate all’ingresso del centro commerciale nella speranza di riuscire ad accaparrarsi qualcosa, traffico in tilt per ore. Scene di “ordinaria” follia consumistica in una mattinata di fine ottobre che hanno fatto rimanere allibito chi guardava dall’esterno quella massa informe di uomini e donne ipereccitati dagli ultimi ritrovati della tecnologia a prezzi “stracciati”.

Eppure, non era certo la prima volta. Bastano un paio di chiavi di ricerca su Youtube e, voilà, ecco serviti su un piatto d’argento video provenienti da diverse parti del belpaese risalenti anche a due o tre anni fa, che documentano episodi praticamente uguali: Roma, Caserta, Palermo, Catania, tutte con le stesse ammucchiate di gente in fila per ore e disposte a prendersi a pugni per non lasciarsi sfuggire l’occasione della vita.

Se Dante fosse ancora in vita, non esiterebbe di certo ad aggiornare la sua Divina Commedia aggiungendo all’inferno un girone dei “consumisti scalmanati”, esseri miserevoli che sacrificano pezzi del proprio corpo per offrirli, in cambio di oggetti di ogni tipo, a un qualche demone creato ad arte con un’insegna luminosa tra le corna. Darwin, poi, non ne parliamo, si attaccherebbe un cappio al collo seduta stante. Altro che evoluzione!

Si parla tanto di “indignazione”, si attaccano a parole gli sprechi di questo o quell’altro e poi, per una tv al plasma o un iPhone nuovo di zecca a metà prezzo ci si cala al livello di capi ovini impazziti (con tutto il rispetto per le pecore che, quanto meno, non fanno uso di cellulari). Tutto per l’apparenza: un oggetto da mostrare con “orgoglio” così come un link da condividere perché “sono una persona sensibile ai problemi sociali” o uno slogan da gridare in strada più per sentito dire che per altro.

Un’apparenza che serve solo a coprire con un telo, di quelli che si usano per i cadaveri, le azioni che il 95% della popolazione non compirà mai. Perché nessuno rinuncerà al televisore nuovo o all’auto più potente pur di non chiedere l’ennesimo “vantaggiosissimo” finanziamento in tot rate. Nessuno rinuncerà alle partite o ai film in HD pur di dare un dispiacere ai ricchi e potenti che tanto critica. Nessuno farà, nel suo piccolo, nulla di concreto per corrodere a poco a poco dalle fondamenta questo sistema marcio.

In fondo, forse, alla massa questo masochistico gioco dello zuccherino da ciucciare continua a piacere…


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