4 Dicembre 2011
Galleria 19, Napoli
La scaletta, naturalmente, lascia davvero poche sorprese, visto che la band è al primo disco e può soltanto scegliere una sequenza furba nella quale infilare i loro 10 successi, da “Hipsteria” a “Perdona e Dimentica”, passando per quella “Wes Anderson”, scritta quando ancora credevano di rimorchiare le ragazzine, come ci informano dal palco. Il set è asciutto, i brani sono ben arrangiati e sviluppano una vena quasi punk, trasmettendo nel giovane pubblico un’irrefrenabile voglia di pogare e ballare. Inutile evidenziare che i testi de I Cani, vengono intonati a memoria da tutti i presenti, che lo stereotipo tipo dell’ascoltatore del live ha un cocktail in mano pur apparendo meno nichilista di quanto esiga il copione. L’atmosfera è divertente, da festa. I ragazzi si scaldano sul palco e, a metà concerto, tirano fuori una sorpresa: una cover di un cantautore degli anni ’90 che ci piace tantissimo dicono…”Ne parlavamo tanto tanti anni fa di quanto è paranoica questa città…”, il brano in questione è “Con un deca” degli 883 e viene suonata in una versione dura, che mette in evidenza il suo testo ingenuo, ma dopotutto sincero. Ci sta bene questa scelta, a metà strada tra il trash e la voglia di prendersi poco sul serio dei nostri. “Post punk” scatena il macello, sporcando la vena elettro-pop con quella hardcore, che la band riesce a tirare fuori durante il live. Tanto sudore e divertimento.
Per il bis la band ritorna sul palco con la consueta busta di cartone sul volto. Il travestimento, però, dura solo per i pochi secondi di “Theme from the cameretta”, perchè sul finale con una “Velleità” urlata e tiratissima, si scateneranno talmente tanto da far, lanciare il leader Niccolò in un inaspettato stage diving.
Cosa ci si poteva aspettare da un live de I Cani? A quelli che credevano che i ragazzi non sarebbero stati in grado di restituire una dimensione live all’altezza del successo del loro esordio discografico, non ci resta che rispondere che si sbagliavano di grosso. I pezzi, infatti, non perdono il loro smalto, ma paradossalmente acquistano un fascino più genuino e rumoroso che fa ben sperare per il loro futuro. Saranno pure un gruppo facile e furbo, ma questo concerto ci è davvero piaciuto!