IL BACIO DELLA LUNA-Un cartone animato per abituare alle diversità lo sguardo dei bambini, in Francia…e in Italia?

 

Ci fosse in Italia una proposta per mostrare nelle scuole elementari un cartone animato con protagonisti due pesciolini omosessuali potremmo andare incontro a crociate mediatiche e politiche con a capo personaggi come Giovanardi e Ferrara, spalleggiati e istigati dal clero vaticano che comincerebbe a scomunicare a destra e manca corpo docente e tutti i genitori dei bambini che vedessero tale “sconcezza”. In Francia ci sono voluti due anni per contrastare le polemiche e le contestazioni di associazioni cattoliche e di alcuni genitori bigotti ma alla fine il progetto ha preso piede e nel mese di aprile del 2012 Il bacio della luna sarà proiettato in tutte le scuole pubbliche del paese ai bambini di quarta e quinta elementare: ma cos’è Le baiser de la lune (titolo originale), e perché la sua visione è entrata a far parte di un progetto destinato ai bambini? Il cartone animato girato dal regista Sebastian Watel è una semplice opera realizzata con disegni di sabbia e pastello vivace e racconta una piccola fiaba che parla di un gatto convinto che l’amore non possa essere altro che quello tra principi e principesse (maschi e femmine) e, guardando dal castello in cui vive l’innamoramento di due pesciolini, Leon e Felix, lo considera con diffidenza alla stregua dell’amore impossibile tra la luna e il sole. Eppure la sua considerazione cambia quando riesce a notare la bellezza del rapporto libero e felice tra i due pesciolini, e confrontandosi con essi modifica la propria opinione accorgendosi che la sua visione non era per forza di cose l’unica giusta e possibile. Il film d’animazione di Watel ha la forza della semplicità e il progetto che lo porterà nelle scuole elementari della Francia è improntato a renderlo il mezzo utile ad abituare lo sguardo alla differenza, alla tolleranza e a mostrare che non esiste un solo modello d’amore. La bellezza de Il bacio della luna sta anche nella capacità di rendere anomala la visione di chi discrimina e non nel presentare come strana la situazione discriminata, nel rendere ridicolo lo stereotipo assoluto che vede possibile una coppia formata solo da persone di sesso opposto; l’evoluzione della storia porta i protagonisti, tramite il confronto e la conoscenza, a comprendersi riflettendo su quanto fosse sbagliato il pregiudizio da cui nasceva anche la mancanza di rispetto nei confronti dell’altro. A mio parere progetti del genere possono essere fondamentali per la formazione di una cultura della tolleranza nei bambini in una società come quella moderna che purtroppo è incline alla discriminazione, al razzismo come all’omofobia; Le baiser de la lune è un modo divertente per far si che i bambini imparino a confrontarsi con ciò che può essere diverso rispettandolo e magari crescendo con la consapevolezza che l’amore, come la religione, come il pensiero può esprimersi in maniere differenti senza per questo generare intolleranza. È ora che ci si muova anche in Italia con progetti del genere superando finalmente i veti imposti dall’anacronistica quanto inopportuna ombra vaticana che come una zavorra ci tiene lontani dalla naturale evoluzione dei diritti civili fondamentali.


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