In tempi interessanti #12 – Le uscite della settimana

Chitarre

Still House Plants - if I don't make it, i love you

Stavolta ci andiamo pesanti. Tutte chitarre, basta. Eppure, non c’è mai limite alla sperimentazione. Filo conduttore: boh, forse la nostalgia.

Still House Plants – M M M 

Partiamo da un giovane trio di Glasgow. Math rock veloce e dissonante, una voce femminile che adotta un’interpretazione quasi gospel. Chitarre come lame scordate. Risultato: tanta tensione ma anche tanta dolcezza.

claire rousay – sycamore skylight

Definisce la sua musica emo ambient. Suoni presi dalla natura, insetti, uccelli, macchine. Un arpeggio American Football, crescendo emozionale che però non si risolve mai. Rimane la dolcezza di un lasciarsi senza rancore.

BIG|BRAVE – canon: in canon

Minimalismo massimalista (dicono). Un ossimoro che ricalca la dialettica del pezzo. Una melodia folk che pare cantata da Emily Dickinson, chitarre di una pesantezza doom che se si ascoltano in cuffia fa male lo stomaco. Calderone e pozioni magiche.

Morwell – Because You Feel

Una delle frasi più gettonate ed entusiastiche della musica dance, campionata da vari pezzi e messa in dialogo con sé stessa sopra una base così emo che pare registrata direttamente da una sessione di pianto. Straniamento e catarsi.

Ulla & Ultrafog – jesses car

Qua invece è fase rem profonda. Rumorini elettronici cesellati fra un accordo e l’altro di questa chitarra con così tanto eco, così lontana, così minacciosamente dolce. Tipo guardare dallo specchietto un tramonto che si allontana guidando (pianissimo).

Tadleeh – Homesick

Chitarra fra il blues e rimandi esotici, nostalgica ma minacciosa, percussioni da colonna sonora di Heat – La sfida Strade perdute, una specie di sax in lontananza. Musica per città di notte però negli anni ’80. La radio di GTA: Vice City nel 2024.

E’ tutto! Per la prossima settimana, magari meno chitarroni. Intanto, seguite la playlist qua sotto!

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