Indie Recap: ogni ritorno ne porta un altro, dai Cure agli Animal Collective

Screencap via Vice/YouTube

Non ci vuole molto a rendersi conto che la notizia della settimana sia il ritorno dei Cure in Italia (Roma, Bologna, Milano). Sold out previsto e hype infinito, tale da superare, per un attimo, il didattico lancio di Adele del suo, di tour. Un’occasione per fare scelte importanti sulla propria vita, su quale dei due seguire, noi, in compenso, avevamo già scelto nel 2012.  Quello di Robert Smith e soci non è davvero l’unico ritorno. Tra un volo per l’Oregon e Cuba i fortunati viaggiatori di stanza a Baltimora, pare, abbiano avuto la fortuna di ascoltare un nuovo album degli Animal Collective, distorcendo ogni possibile teoria di marketing. Sulla lunga strada dei cambi di rotta repentini incontriamo di nuovo John Frusciante, che da tempo si dedica a sperimentazioni fuori da ogni ragionevole storia personale. Dopo l’uscita di Trickfinger questo aprile, il guitar god del Queens ha deciso di condividere gratuitamente una quantità industriale di pezzi, in free download: «La musica è gratuita per tutti, e può essere scaricata o ascoltata in streaming su Soundcloud e Bandcamp. Con l’eccezione di Zone, è tutta musica fatta solo per fare musica, piuttosto che per pubblicarla e venderla.» Grazie John, dillo anche a Thom e agli altri, che noi non aspettiamo altro.

 

Piccolo intermezzo musicale: Wild Nothing, Tv Queen/To Know You

 

Anche i Wild Nothing di Jack Tatum, quindi, si apprestano a tornare a febbraio con un nuovo album via Captured Tracks/Bella Union, previsto per febbraio ma non sono davvero gli unici. I Tortoise sembra stiano preparando unasorpresa chiamata The Catastrophist, a cinque anni dall’ultimo Beacons of Ancestorship. Per questo partiranno in tour mondiale (in Italia ancora a Bologna, Milano e Roma), il tutto anticipato da Gesceap, come se potessimo dimenticarci di cosa fossero in grado di fare. Il caro John Hopkins, nemmeno lui a dir la verità, perde un colpo e riesce a tirare fuori dal deludente Caracall dei Discolure un remixone di Magnets, tra i brani più apprezzabili insieme a Lorde.

 

Torniamo per un attimo in Italia, ogni tanto qualcosa accade anche qui da noi. Come questa foto, scappata a Francesco Bianconi dei Baustelle in compagnia di Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti. Passato e presente che si rincontrano, mentre qualcuno mormora già che nei primi mesi del 2016 (sic) un nuovo disco della band romana sarebbe pronto a uscire. Per i Baustelle, invece, ancora nulla? Proprio il passato ritorna prepotentemente quando si parla di Bunuel, nuova super band che vede a capo Pierpaolo Capovilla e Franz Valente del Teatro degli Orrori, Xabier Iriondo degli Afterhours e Eugene S. Robinson degli Oxbow. Già pronto il debutto, intitolato A Resting Place for Strangers, fuori per La Tempesta dischi, seguito da un tour di otto date a inizio anno. Capovilla al basso, di nuovo, come testimoniato dal primo estratto This Is Love.

La conclusione vogliamo prendercela, in qualche modo, noi. Sta passando su Facebook e in tutti gli spazi di comunicazione l’intervista agli Eagles of Death Metal via Vice. Questo per dirvi che prima di pensare che qualcuno possa avvantaggiarsi con certe disgrazie, prima, si consideri il danno che anche i sopravvissuti si porteranno dietro per tutta la vita e le loro voci tremanti e gli occhi chiusi hanno mostrato quello che significa. Perché prima ci sono le persone, la speculazione lasciatela a qualcun altro. Per questo, il silenzio, nel dubbio, è la migliore risposta.

 

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