Indie Recap: Billy Corgan contro Cox dei Deerhunter e altre storie

Billy Corgan contro qualcosa a caso

Quanto invecchierà la Casa Bianca il giorno in cui lo famiglia Obama dovrà lasciarla? (nelle mani di chi ci fa già paura) Dopo aver rilasciato un’intervista a People, in cui Barack conferma il suo amore per l’hip hop e la musica eleggendo un pezzo di Kendrick Lamar come preferito del 2015, la first lady Michelle ha rilanciato con un video in compagnia di Jay Pharoah di un pezzo rap che invita gli americani ad andare al college. Intanto cresce il consenso intorno al candidato Donald Trump, che in un anno di campagna elettorale è riuscito già a inimicarsi importanti personaggi del mondo della musica. Dopo Neil Young e i Rem, che gli hanno negato il permesso di utilizzare i loro pezzi per la campagna elettorale, anche gli Aerosmith si sono tirati fuori dal gioco, attirandosi le ire di Trump. Probabilmente per non far lamentare nessuno gli toccherà rispolverare pezzi di cantanti già morti tipo questo remix.

Sempre dagli Stati Uniti arriva la storia del nuovo album degli Wu-Tang Clan, collettivo di hip hop che nel 2014 aveva annunciato che avrebbe venduto una sola copia del nuovo album Once Upon a Time in Shaolin tramite un’asta al miglior offerente. Ad aggiudicarsi la copia unica è stato Martin Shkreli, imprenditore americano che ci ha esplicitato chiaramente il concetto napoletano di cazzimma: non l’ha ancora ascoltato e ha deciso di tenerlo solo per sè (al massimo, dice, lo farà ascoltare a Taylor Swift). Dimenticatevi pure di questo album, e della fallimentare campagna di marketing degli Wu-Tang Clan.

Piccolo intermezzo musicale: Sorge – Noi facciamo ciò che siamo

E mentre viene rilasciato il primo singolo del progetto rap di Emidio Clementi, i Sorge, c’è tempo per un’altra piccola diatriba, che coinvolge indovinate chi? Billy Corgan! Stavolta lo scontro è con Bradford Cox dei Deerhunter, che in uno show recente ha raccontato uno screzio ai tempi in cui i Deerhunter aprivano i tour degli Smashing Pumpkins nel 2007. Tutto è nato per una bottiglietta d’acqua rubata, che ha fatto girare così tanto i nervi fragili di Billy Corgan da arrivare a minacciare verbalmente Cox e distruggere la batteria di Moses Archuleta (il racconto è di Cox, affidatevi pure a chi desiderate credere). Dopo l’azione legale seguita alla diffusione della storia da parte degli avvocati di Corgan, Cox però ha rincarato la dose, e in un altro show americano ha improvvisato una cover di Today degli Smashing Pumpkins in cui il testo diceva più o meno così: ”Dear Billy Corgan/ I don’t even know you man / Please don’t sue me/ I love my dog/ And I don’t have that much money/ And I don’t think you’re the kind of person/ Who’d starve somebody’s dog/ Just to prove a point’‘.

Il ritorno in settimana degli Eagles of Death Metal a Parigi è andato anche così

I Dinosaur Jr. di J Mascis invece hanno celebrato il trentesimo anniversario del loro album di debutto alla Bowery Ballroom di New York, con la partecipazione di Kim Gordon, Lee Ranaldo, Jeff Tweedy, Henry Rollins, Bob Mould, Kurt Vile, Fred Armisen, e tanti altri. Sempre un piacere tuffarsi nella storia della musica così. Seguendo la scia di belle collaborazioni, Kurt Vile e Mascis hanno deciso anche di improvvisare un pezzo insieme per il Late Show with Stephen Colbert, suonando Pretty Pimpin, uno dei capolavori dell’ultimo disco di Vile. Stacchiamo proprio con questo pezzo.

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