Un estratto dal romanzo “Darryl”, di Jackie Ess

Il 6 dicembre nelle librerie italiane è uscito “Darryl”, l’irriverente romanzo di Jackie Ess pubblicato da Pidgin Edizioni (con la traduzione di Stefano Pirone). Darryl è una commedia nera e audace, una meditazione arguta sulla cultura machista. Il protagonista Darryl Cook è un uomo semplice dell’Oregon, che si appassiona al cuckolding, la pratica di guardare sua moglie mentre fa sesso con altri uomini. Da qui inizia il viaggio di Darryl alla scoperta di sé, dei suoi dubbi, della sua vulnerabilità, del mondo del kink e delle pratiche sessuali alternative. Diviso tra l’amore per Bill, e la crescente minaccia di Clive, Darryl cerca di rimettere insieme i fili di sé stesso, del suo matrimonio e della sua città.
Qui sotto trovate in anteprima un estratto dal romanzo, un piccolo assaggio della scrittura di Jackie Ess. Si tratta del capitolo numero 3, Disgustoso.

DISGUSTOSO

Pensavo una cosa: se non avessi mai sentito parlare del sesso, ti sembrerebbe una cosa malata, giusto? Probabilmente ti chiederesti se sia sicuro. Magari lo troveresti disgustoso. Ma in qualche modo la maggior parte di noi cambia idea. E capiamo come farlo, perlomeno in maniera passabile. È la nostra specie che dentro di noi fa il suo lavoro? È sorprendente che non ci sia una scelta più ampia di risposte. Tutti vogliono infilarlo dentro. A parte me, io voglio guardare un tizio che lo infila dentro. Quindi ora sto guardando Bill che scopa mia moglie. Non sono in grado di farlo come Bill, tanto quanto non sono in grado di giocare come LeBron, ma ho fatto quel che potevo e per un po’ è bastato, prima che noi scoprissimo quel che era possibile. È questa la mia differenza, forse. Voglio scoprire.

Sotto molti punti di vista, però, seguo il branco. Nella mia vita investo molto in quel che è “normale”. Quindi era facile presumere che avessi smesso di crescere quando sono cresciuto. Posso scopare – più o meno –, bere caffè – col latte –, whisky – con soda –, birra, farmi crescere la barba (beh, questa potrebbe essere un’esagerazione). Potrei arruolarmi nell’esercito! Non è che abbia fatto tutto questo, ma quel che voglio dire è che sono tutti gusti acquisiti. Immagina di dire a un ragazzino “non solo ti piacerà, ma la tua vita, tutto il tuo mondo, vi ruoterà attorno. Per te sarà motivo d’orgoglio che sia il più amaro possibile”. A proposito del caffè, della guerra, del sesso. È difficile crederci. Io avrei rifiutato. Penso che sia per questo che gli adolescenti sono come sono – non che il mio adolescente sia così.

Ho dovuto lottare contro questa avversità a tutto ciò che fosse amaro, disgustoso, spaventoso, e la gelosia funziona più o meno allo stesso modo, in un certo senso appartiene a quell’elenco. Quando ho scoperto di Mindy e Bill per la prima volta ho sofferto immensamente, sebbene nel profondo lo sapevo, erano mesi che avevo architettato tutto io e sperato che accadesse. Ne abbiamo discusso e Mindy mi ha parlato della vita da cuck. Ho passato del tempo su internet, non so, doveva essere settembre. Stiamo cominciando a prenderci la mano.

A volte sento il mio cuore come un lungo corridoio in cui ogni porta è chiusa a chiave. Chiusa da pensieri come “disgustoso”, “umiliante”, “pericoloso”, “amaro” o semplicemente dalla castità. La sensazione che si ha esplorando il mio stile di vita è quella di aprire queste porte una alla volta, eccetto l’ultima di tutte, immagino.

Devo suonare sentimentalista. Di certo non è per diventare così che sono stato cresciuto. Ma non è questo il problema? Tutto quel che mi dicevano di diventare, io non sono mai riuscito a diventarlo. Non ci sono mai riuscito perché non lo sono mai stato. Ha senso quello che dico? E anche se tu sei proprio come me, se provo a mostrarmi a te, non mi vedi. Ed è andata così per anni. Mi sento come l’uomo invisibile. A dire il vero non ho mai visto quel film né ho letto il libro. (Ma poi sono connessi? Mi ricordo qualcuno avvolto nella garza come una mummia, ma mi pare che il libro riguardasse un nero?) Dovrei vedere se lo trovo su Netflix e smettere di parlare a vanvera. Devo pensarci di più quando sarò lucido. Non riesco nemmeno a rispecchiarmi in quel che ho appena scritto. O forse ho solo paura perché so cosa significa. Per noi è una strada solitaria, non è così?

Forse dovrei piantarla con il GHB. A Mindy non piace che lo prenda e penso che abbia ragione, ma mi sembra di star avendo delle illuminazioni. Mi diventa tutto molto chiaro dal punto di vista emotivo. Non sono mai stato un tipo da droghe ma questa roba mi livella. Compro il GHB direttamente da un chimico di Taiwan e lo assumo da solo. Penso che mi stia dando una mano a perdere peso, perché ha molte meno calorie di una birra, ma ecco l’aspetto più importante: non è amaro! E poi vado sul sicuro, lo tingo sempre della stessa tonalità di blu, non lo mescolo mai con l’alcol, misuro la dose con una siringa e lo tengo sigillato per evitare che evapori. Sono sempre stato un tipo meticoloso. L’unica cosa che faccio diversamente, suppongo, è versarci dentro una bustina di dolcificante artificiale. Mmm.

Domenica mattina, Bill me l’ha fatto toccare. È stato interessante. Mi ha chiesto se volevo farlo e non sapevo cosa dire. Non avevo mai messo le mani su un altro maschio prima. Quindi è così che è fatto un vero uomo. È sicuramente diverso. Immagino che fino a quel momento avessi pensato che “duro” fosse una metafora. Pensavo che sarebbe stato più caldo, in un certo senso. Volevo magari farci qualcosa ma non l’ho fatto, non ero sicuro di come avrebbe reagito, quindi l’ho solo tenuto in mano per un secondo e gli ho dato una veloce lisciata. In realtà non sapevo che fare, volevo soltanto che accadesse qualcosa, ma non è successo nulla. Mi hanno scacciato via come al solito e ho preparato del caffè.

Exit mobile version