La lunga battaglia di Kiev

Roman Pilipey @ Demotix / Corbis

Avevamo parlato della protesta ucraina nel dicembre scorso, ma la situazione da allora è diventata ancora più incandescente, allo stesso tempo gelida visto il freddo di Kiev. Il 2014 si è aperto con la legge del parlamento ucraino sull’ordine pubblico: divieto di accamparsi in luoghi pubblici senza autorizzazione, reato di diffamazione verso i funzionari governativi, ma anche pene severe per chi fa propaganda e indossa caschi e maschere antigas. Un vero e proprio limite per le libertà personali dei cittadini ucraini, che sono diventati ovviamente ancora più arrabbiati, e sono scesi in piazza per protestare. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, addirittura morti e feriti negli scontri. La parola chiave della protesta ora sembra essere diventata molotov cocktail, e i cittadini organizzano assembramenti con bombe molotov artigianali, che spesso riescono grazie a bottiglie di vino e vodka. Intanto la protesta si espande a macchia d’olio dalla capitale verso le altre città ucraine. Qui sotto qualche scatto della protesta.

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