Le classifiche degli indiependenti

Tutto è nato dalle preferenze singole, prima che la matematica prendesse il sopravvento!


stranieri

GIOVANNA TAVERNI

  1. Dirty Projectors – Swing Lo Magellan / appassionato, caotico, violento, nuovo
  2. Beach House – Bloom / perchè ndringhendringhendrà
  3. Wild Nothing – Nocturne / sorprendenti, selvaggi, graffianti
  4. Mark Lanegan Blues Funeral / è come il vino rosso, migliora con gli anni
  5. Chromatics Kill For Love / alla fine mi arrendo alla novità
  6. Tame Impala Lonerism / alla fine mi piego al vecchio
  7. METZ – METZ / la poetica fresca del seattle sound
  8. Bob Dylan Tempest / è sempre immensamente superiore a qualsivoglia damerino hipster
  9. Bat For Lashes – The Haunted Man la classe. mi ha scalzato la cat power di quest’anno
  10. Mount Eerie Clear moon / ci vuole quel poco di atmosfera in sottofondo mentre il mondo crolla

SALVATORE SANNINO

  1. Beach House – Bloom / soffice, come un tuffo secco nella neve profonda
  2. Chromatics – Kill For Love / di km di strade percorse in auto, in primavera come in estate
  3. Liars – WIXIW / un’illuminazione messianica: elettronica e schizofrenica
  4. Grizzly Bear – Shields / l’accattivante bellezza dei dettagli
  5. Animal Collective – Centipede Hz / la conferma dell’eclettismo di una band istancabile, tra elettronica e ritmi tribali
  6. DIIV – Oshin / una band e un disco che fanno letteralmente i buchi a terra
  7. Spiritualized – Sweet Heart Sweet Light / la psichedelia e la spiritualità di Jason Pierce sposano la canzone pop
  8. Tame Impala – Lonerism / anche se indubbiamente derivativo, un grande album rimane un grande album!
  9. Wild Nothing – Nocturne / un sogno ad occhi aperti: soffuso ed etereo
  10. METZ – METZ / esplosivo, violento, necessario

MARIO ESPOSITO

  1. Folo – The secret message / Buio, cuffie e lacrimuccia
  2. Mount Eerie – Clear moon / Il capolavoro di Phil Elverum. Ideale per perdersi nella natura
  3. Balthazar – Rats / Pop ed eleganti, non sbagliano una traccia
  4. Hiva Oa – The awkward hello, handshake, kiss / Pura raffinatezza folk-pop. Gioiello.
  5. Grizzly Bear – Shields / C’è mica bisogno di presentazioni?
  6. Swans – The seer / Album epico. Sì, anche per la durata dei pezzi.
  7. Tame Impala – Lonerism / Saprà anche di già sentito, ma cavolo se ti prende!
  8. Ori – Unwind  / Ori è il cantante dei Folo: stessa lacrimuccia della posizione n° 1.
  9. Chromatics – Kill for love / Avrei bisogno di scopare con te (cit.)
  10. The XX – Coexist  / Come sopra. Erotismo musicale

FRANCESCO VOVOLA

1. Grizzly Bear – Shields / “dio è nei dettagli”
2. Actress Actress / “il sentiero buio della morte”
3. Brian EnoLux / “in principio fu il suono”
4. Liars – WIXIW / “il rito pagano”
5. Dead Can DanceAnastasis / “luce e oscurità in forma canzone”
6. Mirroring / “l’arte del sogno”
7. GY!BEAllelujah! Don’t Bend! Ascend! / “architettura nera”
8. Peaking Lights Lucifer in Dub / “il rigetto echeggiante del dub primordiale”
9. Biosphere / “manuale di ambient classico”
10. The Flaming Lips & Heady Fwends / “la compagnia in acido del pop in stile libero”

EUGENIO MADDALENA

1. Goat – World Music / “Perché è proprio ciò che dice il titolo: è World!”
2. Dirty Projectors – Swing Lo Magellan / “Perché pezzi come Impregnable Question ti fanno dimenticare l’attesa dell’autobus”
3. Ty Segall Band – Slaughterhouse / “Perché durante Tell Me What’s Inside Your Heart ho lanciato la caffettiera sul muro e ho pogato sulla libreria”
4. Swans – The Seer  / “Perché Micheal Gira si è superato e perché sembra uno che trovi dietro il bancone di Poste Italiane”
5. Grizzly Bear – Shields / “Perché Speak in Rounds mi ha fatto cucinare delle lenticche da Dio”
6. The XX – Coexist / “Perché accontenta tutti, con stile”
7. Metz – Metz / “Perché un album “noise punk” da 29 minuti ti farebbe passare pure sul fatto che ti hanno licenziato”
8. Woods – Bend Beyond / “Perché  It Ain’t Easy è tra le cose più dolci mai partorite”
9. Fiona Apple – The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do / “Perché Fiona è completamente pazza e perché mi dispiace per il suo cane”
10. The Mountain Goats – Transcendental Youth / “Perché se mi trovassi sui binari sono sicuro che John Darnielle cercherebbe di salvarmi dal treno all’ultimo secondo”

EDOARDO BISCOSSI

1. Death Grips – The Money Store / “Semplicemente l’entità artistica più potente e significativa sotto ogni punto di vista”
2. Tame Impala – Lonerism / “Al di la delle classifiche e delle opinioni, la definizione “disco dell’anno” esiste per dischi come questo”
3. Kendrick Lamar – Good Kid m.A.A.d. City / “Per la regia e la sceneggiatura, che sono inarrivabili”
4. Dirty Projectors – Swing Lo Magellan / “Per qualche motivo irrazionale, che la combinazione di ardente intensità ed elegante minimalismo mi impedisce di mettere a fuoco”
5. Beach House – Bloom / “Perché la voce e la personalità di Victoria LeGrand sono uniche in troppi modi per fingere che non significhi nulla”
6. Swans – The Seer / “IseeItAllISeeItAllISeeItAllISeeItAllISeeItAll …e perché ad un certo punto c’è Song For A Warrior a curarti le ferite”
7. Animal Collective – Centipede Hz / “Non mi sento nella posizione artistica ed umana per dire nulla circa l’operato di Avey Tare e Panda Bear”
8. Cloud Nothing – Attack On Memory / “Perché ad inizio anno ha polverizzato strascichi di revival sorpassati ed ha reintrodotto un gusto indie rock che stava tardando a riaffiorare”
9. Spiritualized – Sweet Heart Sweet Light / “Perché Jason Pierce è ancora più fico degli altri. Per delle canzoni sempre incredibili. Per tutti i fucked up children of this world. Spaceman parla ancora con Dio”
10. Ty Segall Band – Slaughterhouse / “Perché non esiste altra forza al mondo paragonabile al fascino che può esercitare, su un giovane, il rock’n’roll”

italiani

GIOVANNA TAVERNI
1. Colapesce – Un meraviglioso declino / “prego di capire che non c’è bisogno di una vera spiegazione”
2. Dimartino – Sarebbe bello non lasciarsi mai… / “mi mancavano i cantautori veri, quelli che dovrebbero andare a sanremo se solo sanremo funzionasse”
3. Amor Fou – Cento giorni da oggi / “non che sia il mio preferito loro, ma restano superiori”
4. Boxeur the Coeur – November Uniform / “non è per il nome, è per il sound”
5. Afterhours – Padania / “ forse questo è per simpatia”
6. Cosmetic – Conquiste / “forse questo è per paraculismo”
7. ManzOni – Cucina povera / “son bravi, noiosi e bravi”
8. Drink To Me – S / “ah, quanto adoriamo i nuovi sound!”
9. Alessandro Grazian – Armi / “chi se lo aspettava che si mettesse a fare rock!”
10. Maria Antonietta – Maria Antonietta / “a me lei non piace, ma onoriamo la gente, le mode e il ballo del mattone”

SALVATORE SANNINO

1. Colapesce – Un meraviglioso declino / “il declino più dolce in cui siamo cascati quest’anno”
2. ManzOni – Cucina povera / “la profondità dei ricordi, l’intimità della nostalgia”
3. Dimartino – Sarebbe bello non lasciarsi mai… / “la canzone italiana, come dovrebbe essere oggi”
4. Cosmetic – Conquiste / “la cura si sente già, il bene comincia qua”
5. Amor Fou – Cento giorni da oggi / “il presente: col suo linguaggio e le sue limitazioni”
6. OfflagaDiscoPax – Gioco di società / “la storia di Reggio Emilia all’ombra dei Kraftwerk”
7. Boxeur the Coeur – November Uniform / “il genio italico parla che parla una lingua internazionale”
8. Afterhours – Padania / “la complessità come valore in un’epoca di soluzioni semplici”
9. Maria Antonietta – Maria Antonietta / “la sincerità e la schiettezza, senza mezzi termini”
10. Management del dolore post-operatorio – Auff! / “tutto il porno di cui ho bisogno”

MARIO ESPOSITO
1. Umberto Maria Giardini – La dieta dell’imperatrice / “Pelle d’oca e commozione per il ritorno del fu Moltheni.”
2. Colapesce – Un meraviglioso declino / “Il più suonato in macchina. Amore incondizionato. <3”
3. Werner – Oil tries to be water / “Sospeso tra pop e barocco, sorprendente esordio.”
4. Boxeur the Coeur – November Uniform / “Il “boxeur” Paolo Iocca di diritto tra i geni musicali nostrani.”
5. Herself – Herself / “Folk cupo e decadente per palati fini.”
6. Amor Fou – Cento giorni da oggi / “Vedi Colapesce, solo con qualche pecca in più”
7. Drink to me – S / “All’estero sfonderebbero, ma siamo in Italia. Intanto si meritano la top ten.”
8. Santobarbaro – Navi / “Quando il cantautorato incontra l’elettronica: il duo Valli-Naddei tra le sorprese di fine anno.”
9. Alessandro Grazian – Armi / “Chansonnier o Giovannilindo, Grazian è vivo e lotta con noi.”
10. Veivecura – Tutto è vanità / “Echi d’Islanda sotto il sole siciliano.”

EDOARDO BISCOSSI
1. Father Murphy – Anyway Your Children Will Deny It / “Per i risultati raggiunti. Per l’immaginario unico. Perché è un’esperienza.”
2. Uochi Toki – Idioti / “Gli Uochi Toki sono la cosa più importante accaduta alla musica letteraria italiana dai tempi dei CCCP. Cioè la più pregnante dal punto di vista testuale, la più densa di significato, la più rilevante intellettualmente degli ultimi 20 anni.”
3. Afterhours – Padania / “Perché a loro tocca ancora essere il gruppo più importante di questo paese, un disco bello come uno degli Wilco, un disco sicuro di se. Dopo 20 anni, Manuel vi guarda ancora con l’occhio del pitone
4. Colapesce – Un meraviglioso declino / “Volevo motivare con una citazione e per sceglierla sono impazzito. Cantautorato di un altro livello rispetto agli altri”
5. Fuzz Orchestra – Morire Per La Patria / (Perché è un disco serio, senza compromessi, che ha qualcosa da dire e lo dice forte.)
6. Drink to me – S / “Perché non è un disco fico o alla moda, ma genuinamente divertito e divertente. Ne possiedo la prima copia venduta dal vivo.”
7. Cosmetic – Conquiste / “Perché è un disco tutt’altro che perfetto, ma nel quale mi piacerebbe aver suonato”
8. Rancore & Dj Myke – Silenzio / “Perché è incredibilmente complesso ed ambizioso, qualità troppo rare nella musica italiana, specialmente nell’hip hop)”
9. Edipo – Cattivo / Perché è scritto e prodotto da uno che sa scrivere e che sa produrre
10. Lo Stato Sociale – Turisti Della Democrazia / “perché è un disco sincero, da intrattenitori di pancia e senza riserve, con tutto quello che comporta”

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