L’esperienza di un festival nel bosco | Intervista a Salvatore Perri di Apolide

Foto di Mattia Barbera

Dal 18 al 21 luglio Apolide Festival, organizzato da Associazione To Locals e da quest’anno anche da Hiroshima Mon Amour, torna a Vialfrè, nell’Area Naturalistica Pianezze. Abbiamo intervistato il direttore artistico, Salvatore Perri, che ci ha condotti alla scoperta di una delle rassegne musicali più interessanti in circolazione, dove è possibile vivere l’esperienza del festival a 360° gradi, con workshop, sport, incontri e musica dall’alba al tramonto immersi nella natura lontani dal caos quotidiano.

Foto di Filippo Civera

Arrivato alla sua sedicesima edizione, Apolide Festival si conferma tra le rassegne musicali più particolari del nostro paese. Quali sono le novità introdotte quest’anno?

APOLIDE Festival si rinnova ogni edizione, andando ad aggiungere al vasto programma artistico tutte una serie di attività e di servizi rivolti al pubblico che aiutano a rendere l’esperienza nel bosco di Vialfrè viva e coinvolgente. Quest’anno, per il primo anno, il festival aggiunge la domenica sera allungando così di 8 ore le attività. Siamo a lavoro per implementare le attività diurne (concerti, ma anche workshop e attività olistiche) puntando ad allargare ulteriormente il target del nostro festival.

L’elettronica ha un posto di rilievo all’interno del programma dei concerti. Come si svolgerà la serata di giovedì 18 chiamata Giungla infinita e chi saranno i protagonisti che si alterneranno sul palco?

Questo inverno abbiamo deciso di lavorare a quattro mani con Cosmo e Ivreatronic per costruire insieme la line up della giornata inaugurale del Festival. Abbiamo individuato e scelto insieme tutti quelli che saranno gli artisti in line up il 18 Luglio. Un grande party nel bosco in cui si alterneranno oltre ad IVREATRONIC al gran completo, anche NINOS DU BRASIL, CLAP!CLAP!, NURI, UCCELLI, BITCH VOLLEY, IRTUMBRANDA e tanto altro ancora in un mix di live set e djset che cominceranno alle 20.00 e andranno avanti fino alle 4.00 di notte. Sarà una grandissima festa.

La serata di venerdì 19 è intitolata La Tempesta nel bosco in riferimento all’etichetta La Tempesta, icona del panorama italiano. Perché hai deciso di portare ad Apolide, insieme per una notte, artisti differenti, ma appartenenti alla stessa famiglia discografica?

Riteniamo La Tempesta una delle più importanti realtà del panorama discografico indipendente italiano degli ultimi 20 anni. Per questo motivo, abbiamo proposto loro di portare per la prima volta in Piemonte il loro festival. C’è stata intesa fin dal primo momento. La natura e l’attitudine di APOLIDE si sposa in pieno con quello che è il mood di Tempesta. E così dal mattino alle 10.00 fino alle 4.30 del mattino seguente, si alterneranno sui tre palchi TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, I HATE MY VILLAGE, POPULOUS, GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO, SICK TAMBURO, MARIA ANTONIETTA, PAOLO BALDINI DUBFILES, ALOSI, SACRAMENTO, 72-HOUR POST FIGHT, MR. ISLAND, GODBLESSCOMPUTERS e CAPIBARA. Un mix di progetti storici e nuove proposte tutte rigorosamente marchiate La Tempesta, un progetto costruito anche in questo caso a quattro mani insieme ad Enrico Molteni e Davide Toffolo.

La locandina è di Alessandro Baronciani

Largo spazio anche alla musica indie, protagonista di sabato 20. Un genere conosciuto fino a poco tempo fa da una nicchia e dagli da addetti ai lavori, mentre oggi artisti come Franco126 o Myss Keta vengono trasmessi sempre più spesso dalle radio e ospitati anche in televisione per interviste e brevi concerti. Per un organizzatore è cambiato il modo di relazionarsi con artisti come questi rispetto al passato?

Sicuramente la bolla dell’indie italiano, rinominato itpop ormai da un paio di anni, ha cambiato le carte dell’industria musicale italiana. Da Calcutta e Cosmo (ospiti di 3 edizioni fa) in poi, non è tanto cambiata la relazione con gli artisti, ma la relazione tra il festival, gli artisti e il pubblico. Siamo davanti ad un momento storico in cui il singalong del pubblico è protagonista indiscusso di questa tipologia di show. Il pubblico è meno critico e molto più coinvolto. La difficoltà per un organizzatore sta nel puntare sugli artisti giusti al momento giusto. Per noi quest’anno FRANCO126 e MYSS KETA sono senz’altro i due soggetti che più di ogni altro hanno trovato spazio nel panorama itpop. La stessa sera, oltre a loro, anche GIORGIO POI e ANDREA LASZLO DE SIMONE, due dei maggiori esponenti del nuovo cantautorato italiano.

Non solo musica ad Apolide, ma anche teatro. Domenica è la giornata di Arturo Brachetti, famoso trasformista torinese celebre in tutto il mondo. Come è nata l’idea di farlo esibire su queste alture lontano dalle poltrone rosse dei teatri?

Pensare in maniera differente è sempre stato il mantra di APOLIDE. Creare cortocircuiti e far vivere a pubblici differenti esperienze che altrimenti non avrebbero mai vissuto e ampliare ulteriormente i nostri target di riferimento. Per questo motivo abbiamo deciso di ospitare ARTURO BRACHETTI sul main stage di APOLIDE la sera domenica 21 luglio. Insieme a lui, anche ROVERE, THE SWEET LIFE SOCIETY e SWING CIRCUS. Sugli altri palchi, LOVE TRAP, NATURAMORTA, LE CHEMIN DE LA HONTE, NINA SIMMONS e PAPAYA.

Immerso nei boschi del canavese, fin dagli inizi di quest’avventura, il festival ha sempre coltivato l’amore per la natura. Oggi il movimento ambientalista guidato dalla giovane Greta Thunberg è al centro della discussione parlamentare europea. Come è cambiato negli anni il pubblico di Apolide? E come, invece, si è agito sul fronte organizzativo per mantenere inalterata la filosofia di partenza?

Organizzare una manifestazione in un’area naturalistica richiede cura, rispetto ed attenzione. Il pubblico di APOLIDE è anno dopo anno sempre più responsabilizzato e rispettoso. Da anni abbiamo introdotto alcune buone pratiche che rendono pulito il festival e stiamo cercando di ridurre il più possibile l’impatto a livello organizzativo. E’ un processo lungo e per nulla semplice, ma siamo sulla buona strada.

Foto di Gabriele Ferrari

Quali sono gli appuntamenti che il pubblico non deve assolutamente perdere?

Non mi concentrerei sugli appuntamenti imperdibili, ma sulle esperienze da vivere: un giro nei campeggi durante le mattine, una presentazione di un libro al pomeriggio sotto le fronde del Boobs Stage, uno spettacolo circense insieme alla crew di PARADE78 e gli spettacoli di MARIO LEVIS e SILVIA MARTINI, l’after party di LOLLINO nel soundwood il sabato sera, ma anche le sorprese che ci riserveranno gli artisti, prima di tutto amici, che in ogni giornata si alterneranno sui palchi di APOLIDE. Crediamo che vivere l’esperienza di APOLIDE sia qualcosa da non perdersi assolutamente. Ogni anno lavoriamo 365 giorni per rendere uniche quelle ore nel bosco. Chi già ci conosce lo sa, per gli altri il consiglio è di venirci a trovare e confermare autonomamente quanto detto poco sopra.

Exit mobile version