Nevroshockingiochi – Scena2

Un thriller sanguinolento o uno psicotico dramma dalle conseguenze devastanti? A voi la scelta. Fatto sta che di cinematografico, dietro il nuovo lavoro dei maceratesi Nevroshockingiochi, c’è ben più del semplice titolo. È piuttosto l’intera anima del disco a svilupparsi in un’impostazione da pellicola che dà l’impronta ad ogni singola traccia, ad ogni singola scena, come in un irruento film adatto a stomaci forti.

Che lo si chiami noise, hardcore o, come suggerisce la band, art-core, infatti, con Scena2 ci si va giù duro, a colpi di distorsioni, rumori e raffiche sonore incontrollate nei quali si inseriscono asfissianti testi/monologhi di indubbio valore, come se ci si trovasse di fronte a dei Massimo Volume in preda a violenti raptus isterici.

La partenza è già sporca di sangue, con i nevrotici stacchi di Piccoli omicidi fatti in casa, tra chitarre taglienti e grida improvvise a squarciare i momenti di calma solo apparente, seguiti dalla delirante mancanza di linearità di Senza lingua; L’arte del Poker sposta poi la sequenza attorno al tavolo da gioco, ma ancora una volta a predominare è una scena acida e rumorosa, in cui cercano di farsi spazio i risvolti psicologici nascosti tra le singole mosse.

Se con Ritmo spastico, poi, sembra di incrociare la vena più hardcore dei Chemical Brothers, Col-Lasso di tempo costruisce sull’imprevedibilità delle percussioni gran parte della sua struttura, arricchita da graffi chitarristici e da un cantato ora arrabbiato, ora giocoso.

L’isteria sonora cala con CiNECROnica, pezzo dall’impianto musicale più vicino all’industrial, che gioca con la dettagliata descrizione di una sceneggiatura dai tratti noir prima di cedere nuovamente lo scettro alle spire caotiche di Asces(s)i e Reset, e trasportare l’ascoltatore/spettatore verso le battute finali di un viaggio ai limiti dell’inquietudine.

Ci si muove così verso l’uscita sulle cicliche scansioni ritmiche di Tempi morti, intorno alle quali si intrecciano sentenze liriche pungenti, per chiudere infine il cerchio nel quasi noise-liturgico richiamo allo sbiancamento dell’anima ne La regola delle 3S o dello SBIANCAMENTO DELL’ANima, appunto, una sorta di improbabile rito pagano purificatore di stampo hardcore.

Uscito con la collaborazione di ben dieci etichette (Onlyfuckingnoise, Il Verso del cinghiale, Charity Press, Canalese Noise, Eclectic Polpo, Hysm?, Neon Paralleli, Fabrizio Testa Produzioni, Narvalo Suoni, V4V-Word), Scena2 si colloca così in quel filone musicale rumoristico che sembra, negli ultimi tempi, aver ritrovato nuovo vigore anche nel nostro paese, e ci consegnano una band come i Nevroshockingiochi, ispirata e sicuramente poco convenzionale: si  consiglia di tenerli d’occhio.

Tracklist:

  1. Piccoli omicidi fatti in casa
  2. Senza lingua
  3. L’arte del poker
  4. Ritmo spastico
  5. Col-Lasso di tempo
  6. ciNECROnica
  7. Asces(s)i
  8. RESET
  9. Tempi morti
  10. La regola delle 3 S o dello SBIANCAMENTO DELL’ANima
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