Deerhunter – Halcyon Digest

La luce fioca, violacea dei Deerhunter s’accende appena parte “Earthquake” e Bradford Cox, una delle personalità più oscure e intriganti dei giorni nostri, ci prende per mano e c’invita ad immergerci in un groviglio di melodie e suoni sognanti d’eterea dolcezza.

Halcyon Digest è innanzitutto un album di canzoni, canzoni dalle strutture mai banali ma con linee melodiche ben lucide. Sembra d’esser di fronte alla concretizzazione di tutte le idee e gli sprazzi derivanti dai primi album della band di Atlanta, una sorta di chiusura d’un ciclo eccezionale, crescente in Cryptograsms e ancor più nell’abrasivo Microcastle.

Una volta sprofondati nell’abisso psych-folk ci ritroveremo ad osservare meravigliose creature come le complementari “Don’t Cry” e “Revival” nonché “Desire Lines“, capolavoro di ballata che termina con oltre tre minuti di divagazione (e dilatazione) psichedelica nel cui mentre sorgono i fantasmi dei Sonic Youth. Degna di nota è certamente anche la toccante “Helicopter,” traccia ispirata ad una storia scritta dallo scrittore americano Dennis Cooper riguardante la tragica morte d’un ragazzo russo spinto alla prostituzione. La voce del chitarrista Lockett Pundt, già protagonista nella citata Desire Lines, ricorda quella di Jim Reid (The Jesus and Mary Chain) in “Fountain Stairs“, allorché è accompagnata dal sax, lo stesso sax che nella successiva traccia “Coronado” si va imponendo omaggiando, a detta di Bradford Cox, l’album Exile On Main Street dei Rolling Stones.

Pian piano si esce dal sogno, perché è subito dopo la sua piena elaborazione che ci si rende conto della dimensione onirica in cui va inquadrato Halcyon Digest; resta impresso come una sequenza altalenante d’immagini ora piacevoli ma nostalgiche, ora inquietanti come un dolore rimosso.

I Deerhunter sono la band che eredita il meglio dalle stagioni new wave, maggiormente per l’immaginario cupo che richiamano anzichè per un discorso prettamente sonoro e quest’album ne è la stretta conferma.

Brani significativi: Don’t Cry, Revival, Desire Lines, Helicopter.

Se ti piace prova anche: Atlas Sound, No Age.

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