Noah, il film: tre arche su cinque con nota di demerito – Il cineracconto

Il film è la trasposizione cinematografica della storia di Noè. Dio creò il mondo, che in principio era tutta Nuova Zelanda. Poi Adamo ed Eva, due esseri di luce (Dio è radioattivo) decidono di cogliere da un albero un frutto pulsante che somiglia a un succoso melograno. In realtà si tratta di uno ctznerh, frutto preferito dal Creatore, ed era l’ultimo in tutto il Giardino Terrestre. A quel punto, il Creatore crea la rabbia fortissima e una grossa ramazza con cui caccia la coppia dall’Eden. Finalmente lontani dal suo sguardo che trapassa i cuori e le mutande, i due si accoppiano e figliano, procreando Caino, Abele e Seth. Il secondo è abbastanza irrequieto, e un giorno accoppa Abele colpendolo con un grosso sasso in controluce. Il Creatore assiste a questo scempio e marchia d’infamia Caino, e lo condanna a vagare ramingo per il mondo senza che nessuno possa però ucciderlo, a causa del’associazione “Nessuno tocchi Caino”. “Condanna?” risponde Caino, cominciando ad ammazzare a destra e manca tanto nessuno può fargli niente.
La stirpe di Caino prospera largamente nel paese di Nod, dove ci sono giganti di pietra che li aiutano a costruire le città, coltivare il terreno, addomesticare le bestie e farsi la barba. A un certo punto, però, i discendenti di Caino – a corto di sassi con cui uccidere gente in controluce – si rivoltano contro di loro e iniziano a sterminarli. Per uccidere questi mostri usano un misterioso minerale luminoso che si chiama tipo tronf, zod o chmpltad abde, che è pure una cosa esplosiva. Matusalemme (Anthony Hopkins), propropropronipote di Seth, dà asilo ai poveri giganti in fuga incendiando mezzo mondo e creando una riserva di arida terra e ceneri. Il tempo passa e finalmente viene alla luce Noè, che è il nipote di Matusalemme. Noè vede ammazzare suo padre da Tubal-cain (Ray Winstone) che, come dice il nome (Winstone), è un discendente di Caino. Il padre di Noè viene brutalmente trucidato con una roncolata, il figlio scappa e va a nascondersi e a riprodursi.
Anni dopo, il mondo è diviso in due fazioni. Da un lato ci sono gli uomini (tutta la gente di Tubal-cain) e dall’altro c’è Noè, che nel frattempo è diventato Russell Crowe, e la sua famiglia: Naameh (Jennifer Connelly), Cam, Sem e Jafet, che proteggono il creato, non uccidono gli animali, vivono solo di bacche e innaffiano spesso in giro. L’iniquità del mondo è grande, e un giorno il Creatore fa capire a Noè che intende mandare un diluvio con cui annacquerà tutto e si salveranno solo i pesci e gli ascendenti di Michael Phelps.
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Noè riceve il compito di costruire un’arca enorme, capace di ospitare una coppia di ogni specie animale esistente. Viene aiutato dai giganti rocciosi, che scopriamo essere degli angeli che ebbero pietà di Adamo, dopo aver commesso il peccato, e che per questo il misericordioso Creatore scagliò violentemente sulla Terra, facendoli insozzare di pietre e trasformandoli in una specie di souvenir semovente di Pompei. Apprendiamo qualche informazione in più sul Creatore: egli è una specie di manifestazione meteorologica, lo spiraglio che si apre tra le nubi quando torna il sereno dopo la tempesta. Quando è nuvoloso, Dio non c’è.
Mentre costruiscono il tutto, gli animali cominciano ad arrivare: leoni, elefanti, serpenti, insetti, uccelli. A un certo punto arrivano pure gli uomini, guidati da Tubal-cain, che parla con Noè e gli fa capire che o li fa salire tutti – in particolare lui – sull’arca, oppure lui ci sale a forza, dopo averlo accoppato come ha fatto con suo padre. “Vedi questa roncola?”. Intanto nella famiglia di Noè serpeggia lo scetticismo e il malumore. Cam, infatti, ha notato che nel gruppetto di esseri umani che si salveranno dopo il diluvio, ci sono suo fratello Sem, la ragazza di Sem, Ila (Emma Watson), sua madre Naameh e il padre Noè.
Anche se non è particolarmente sveglio, Cam capisce ben presto che non potrà copulare con nessuno. Ila è la promessa sposa di Sem e i suoi fratelli gli hanno già detto che se prova ad avvicinarsi a loro da tergo gli spaccano la faccia. Sebbene nelle generazioni immediatamente successive dopo Adamo ed Eva non esistesse il tabù l’incesto, perché si trattava di popolare il mondo e non c’era tanto da fare gli schizzinosi, adesso che c’è da ripopolare il mondo dopo il diluvio, Cam non può trombarsi sua madre (che è pure Jennifer Connelly e non sarebbe neanche da buttare). E’ una cosa ben strana.
Ma il piano del Creatore, secondo Noè, è chiaro: Dio vuole che il mondo sia ripulito completamente dalla lordura degli uomini tramite il diluvio. Vuole però che anche Noè e famiglia si estinguano, ma non affogando – li farà morire dopo, in un mondo meraviglioso, lentamente. Perché il Creatore è misericordioso. E’ per questo che Ila-Ermione è sterile ed è per questo che Cam non può portarsi femmine nell’arca. Cam è estremamente irritato da questa scelta del padre e comincia a girare tra gli animali per cercare di capire se ci sono anche le pecore con le tette belle grosse.
Inizia il diluvio. Gli uomini fanno molti tentativi per salire sull’arca. Alcuni, ingenuamente, cercano di spacciarsi per ippopotami sfruttando il fatto che sono grassoni immondi ma Noè li mette in fuga con il test del tapis roulant. Altri questionano con Cam e Sem all’ingresso e tentano di convincerli di aver prenotato con Alpitour, altri ancora si esibiscono nell’esecuzione del nodo ancorotto, nel nodo parlato semplice e nel nodo galloccia ganciato, ma Noè non vuol saperne di prendere marinai a bordo, li ammazza e chiude le porte lanciando galosce alla folla (perché è caritatevole). Col passare del tempo, all’interno dell’arca la tensione si taglia col coltello. Cam vaga con gli occhi sbarrati e ripetendo: “una donna, datemi una donna” e, ormai, al suo passaggio tutte le bestie reagiscono serrando istantaneamente le natiche.
Noè tiene buoni gli animali bruciando incenso e pensa di usarlo anche con Cam. Jafet ha deciso di ingannare il tempo cantando Nella vecchia fattoria con gli animali dell’arca e dopo otto mesi non è ancora riuscito a concludere la filastrocca. A causa di un miracolo di Matusalemme (che nel frattempo è riuscito a morire annegato) Ila è diventata fertile e se ne sono accorti tutti perché è rimasta incinta.
Naameh: Noè, hai notato che Ila vomita in continuazione?
Noè: sì. Sfortunata, a soffrire di mal di mare
Naameh: Noè, ha una pancia enorme. Capisci cosa sto cercando di dirti?
Noè: che deve vomitare di più?
Dopo avergli spiegato per bene la situazione mediante le ombre cinesi, Noè annuncia che trafiggerà con un coltellaccio il figlio di Ila, se sarà femmina. Se sarà maschio, invece, lo lascerà vivere e morire di morte naturale, avvelenandolo. Questa decisione riduce ancor di più la sua popolarità. Intanto, con incredibile sforzo, Tubal-cain è riuscito a salire a bordo e Cam, che lo ha scovato mentre era nascosto sotto una montagna di merda di istrice, non ha detto niente al padre per ripicca. Dopo vari mesi, si arriva al momento in cui Ila-Ermione deve partorire. Sem, Tubal-cain e Cam cercano di uccidere Noè ma litigano tra loro per chi debba dare il colpo finale e così Noè riesce a raggiungere Ila sul ponte, che tra le braccia ha il neonato. Anzi I neonati. Anzi LE neonate, perché sono nate due gemelle. Noè allora, viene assalito dal dolore, si rende conto di quello che è chiamato a fare e scende a prendere il suo set di nove coltelli professionali Bavaria.
Tornato, accade l’impensabile: Ila si ricorda di essere Ermione e fa una magia e salva le bambine facendogli cambiare idea. Noè dovrà sfogare altrove la sua furia omicida: l’occasione gli viene offerta da Tubal-cain, che collutta con lui per dieci minuti cercando di ucciderlo con un sasso in controluce fino a quando viene ammazzato da Cam, che nel frattempo ha trovato la via della redenzione ed è tornato ad essere un amorevole figliolo che pugnala la gente nelle ascelle. Noè, scampato all’attentato, fa per benedire le figlie di Sem, anche se quando si avvicina le neonate non sono affatto tranquille.
Il diluvio è finito, l’arca ha toccato terra e il mondo è rinato. Vedendo che tutto è a posto e che la sua idea dell’estinzione del genere umano era una miserevole cazzata, Noè, affranto, si allontana dalla famiglia. Ritorna dopo svariati giorni, dopo aver scoperto l’uva. Nameeh: Puzzi come un alcolizzato! è un odore nauseante, e lo dico io, che sono stata rinchiusa per dieci mesi dentro una barca con tutti gli animali del mondo. E non raccontarmi fandonie: sei andato di nuovo a tirar tardi al bar con quei perdigiorno dei tuoi amici! Cam, intanto, decide di lasciare tutti e si allontana tristemente: “Vado in Svezia, mi hanno detto che là si chiava”. Giudizio conclusivo: carino, tre arche su cinque. Con nota di demerito perché nel film ci sono tante cose che non si trovano nella Bibbia e che sono frutto della fantasia (come se le altre fossero realmente successe).
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