Quello che nessuno vi dirà su questo referendum (è poco interessante)

Ogni giorno ci capita di avere a che fare con l’acqua del rubinetto, beviamo, ci laviamo i denti, facciamo il caffè o un bidet; ignoriamo da dove viene quest’acqua, quali tubi attraversa, se sia pulita, inquinata, buona o cattiva. Ah certo, potremmo essere rapiti dalla mania del secolo di essere informati su ogni fatto e passaggio, potremmo andare dritti alla fonte, fare ricerche su internet, portarne un campione in un eccellente laboratorio biologico, testarla, eccetera; fortunatamente la maggior parte di noi è fatalista.L’acqua potrebbe essere velenosa, ma potremmo anche morire in questo istante per aneurisma, o fare un incidente d’auto, o trovarci in Giappone proprio nel momento in cui c’è una catastrofe naturale. Star qui a scervellarci se l’acqua sia più potabile nel tubo di un privato o in quello di un fornitore pubblico è roba che non sapremo mai, in ogni caso la fonte potrebbe inquinarsi per un qualche incidente, i tubi arrugginirsi, l’acqua del rubinetto diventare improvvisamente nera per una qualche disfunzione del cazzo. In ogni caso, dopo un bel sorso d’acqua fredda alla fontanella della piazza potrebbe colpirci un infarto. E se riusciamo a sopravvivere magari arriva uno di quei terremoti che fanno tanto impazzire i catastrofisti.

Chi è il catastrofista. Il catastrofista è colui che pensa che costruire una centrale nucleare sia sinonimo di radiazioni e morte. E’ come comprare uno spiderino e pensare già all’incidente mortale che verrà. Come tenere sempre spenti i fornelli e ordinare cinese per paura di una fuga di gas. Perciò il catastrofista vi mostrerà ipotesi drammatiche: se fumate parlerà di radiografie di polmoni di uomini colpiti dal cancro; se comprate una stufa a gas vi dirà che siete matti, potrebbe esplodere da un momento all’altro; se avete intenzione di prendere un aereo vi parlerà del Grande Torino e delle Torri Gemelle; e non ne parliamo poi se state mangiando un dannato cetriolo (anche se poi tutti questi avidi mangiatori di cetrioli dove cazzo sono se non in Bassa Sassonia?!).

E’ stupefacente come faccia tutta quella gente a vivere sotto i vulcani con l’alito addosso di un’eruzione. Prendiamo il signor X che vive a Pompei. Si sveglia, fa una sorsata d’acqua di rubinetto, si fa una doccia, per sbaglio beve pure sotto la doccia, scende di casa, fa una corsa in motocicletta, prende pure una multa per eccesso di velocità, eppure sopravvive – neanche oggi il Vesuvio ha eruttato, torna a casa e lo segna sul calendario. Prendiamo la signora Mena che vive a Mestre. L’ascensore del palazzo è rotta, e decide di scendere a piedi per andare dal panettiere, tuttavia inciampa, cade, batte la testa su uno scalino e muore. Ci sarà certamente qualcuno che lancerà un appello in condominio contro le disfunzioni dell’ascensore e la spigolatura degli scalini, però come dare torto al portiere che dirà semplicemente ‘’che sfiga!’’, cioè come non ammettere che sia un caso?!

Il fatalista è morto. Ovvero essere fatalisti non va più di moda. Inoltre il fatalista è quasi certamente un morto perché non ha mai preso le dovute precauzioni.

Il referendum: ovvero perché ci dicono di dire SI a tutti i quesiti. Fondamentalmente perché pensano che siamo incapaci di rispondere a una domanda alla volta. Ovvero che non siamo capaci di mettere 2 croci sul no e 2 sul si, 3 sul si e 1 sul no, eccetera. La maggioranza delle persone che voteranno al referendum voterà così: 4 sì e pace all’anima! Perché l’acqua è un bene pubblico e il nucleare è malefico, potrebbe esplodere una centrale da un momento all’altro, nel prossimo referendum si pensa infatti di proporre l’estinzione dei vulcani attivi, e la soppressione degli tsunami (tuttavia bisognerà trovare un accordo coi fatalisti sopravvissuti che – come si sa – hanno un’insana passione per morire scenograficamente).

L’altra specie referendaria: il sostenitore dei NO. L’acqua va liberalizzata, il nucleare sarà una fonte di energia fondamentale per lo sviluppo dell’Italia (ehssì, siamo in piena guerra fredda del resto). Nello specifico potrebbe essere un liberista, vuole l’acqua privata perché si fida di più del tubo privato, per ora non beve dal rubinetto, ma appena sarà un tizio come Montezemolo o Della Valle a firmare i tubi ecco che si imprimerà un marchio di qualità e potrà tornare a bere. Per capirci, nel bidet usa l’Evian. Insensibile alle sorti di Chernobyl e Fukushima, il no-ista crede davvero che una delle ragioni dell’arretratezza italiana sia il non aver partecipato alla corsa energetica nucleare, il futuro è nelle mani degli atomi, il vento e il sole sono una sòla, ecco diventeremmo un paese ricco se solo avessimo le dannati centrali, e i rischi sono calcolati scientificamente da qualche fisico chimico chierico superiore. Viva la scienza, non fermatela! Alè alè!

Eh. Sono anni che non c’entriamo un cazzo in tutto quello che scegliete per noi, che farne della spazzatura, cosa dobbiamo mangiare e consumare, cosa dobbiamo bere, che cavolo ci mettete dentro la coca-cola non lo sapete neanche tra fornitori, e se ci state lentamente avvelenando e con quali conseguenze è una cosa di cui ci renderemo conto poi. Oh certo, esistono fantastiche possibilità di scelta, per dire stare con gli scientisti a oltranza, quelli che oggi vanno a colonizzare Marte per intenderci, perché così un giorno potranno popolarla (?), o organizzare fantastici weekend low cost; o dalla parte di Al Gore, e del fronte anti-bucozonista (che poi a chi è che piace uno squarcio nel cielo?!).

Legittimo impedimento. Ovvero l’altra questione. In Italia amiamo tenere presente l’esistenza di Berlusconi anche quando andiamo al mare a godere dell’acqua pubblica, o ordiniamo un succo d’ananas corretto al rum; figuriamoci se una domandina sul premier non scappa anche durante un refendum. In questo caso il catastrofismo, lo scientismo, il fatalismo, e i grandi dibattiti non servono a un tubo (per restare in tema d’acquedotti). La domanda è semplice: volete abrogare la legge che permette a un povero rimbambito in età avanzata (quello che qualche anno fa avete votato a reggere le sorti di una nazione) di non presentarsi ai processi in cui è coinvolto? Che dite, ce la fate a dire questo SI?!

Exit mobile version