Renzi & Friends: la retorica del nulla ci seppellirà

Ci siamo lasciati alle spalle un europeo dapprima segnato da polemiche ambientaliste, poi politiche e poi sportive. Siamo stati capaci di scendere talmente in basso da scrivere sui giornali “Ciao ciao culona” e altre schifezze nel momento della vittoria con la Germania e ora tutti sappiamo che Balotelli sta per diventare padre.

Con questa introduzione voglio fare un excursus di questa settimana politica che abbiamo passato tra un gol e l’altro e userò le dichiarazioni di alcuni di loro.

Andate a lavuràr, leghisti. So che è facile attaccare la lega ma in questa settimana abbiamo nuovamente oltrepassato il limite. Bozza della lega ha recentemente dichiarato: «I gay? So purtroppo che esistono, loro sono malati, diversi, sbullonati. Se li vedo baciarsi, sputo a terra per lo schifo». Calderoli invece è stato leggermente più fine: «Fa bene Tosi a esporre la foto perché Napolitano è anziano, metti che muore domani, aggiunge un velo nero ed è già pronto». Non devo aggiungere altro credo.

Il PD invece si dimostra sempre più democratico e con un occhio di riguardo verso i movimenti. Lo ha dimostrato espellendo dal proprio organico tre dissidenti no-tav (un ex sindaco, un ex vice-sindaco e un attuale vice-sindaco) avvalorando la tesi che in tempi di crisi è il caso di ascoltare le voci che vengono dal basso e dalla cittadinanza attiva.

Berlusconi è vivo (e lotta insieme a noi). E’ talmente vivo da avere la faccia tosta di proporsi come futuro presidente della repubblica, tanto che “Azione Universitaria” sta raccogliendo le firme per poter permettere l’elezione diretta del Capo dello Stato e a questa campagna stanno partecipando addirittura Gasparri e La Russa (il ché dimostra che grazie a Dio stanno alla frutta).

Una menzione a parte se la merita Renzi del PD che concorrerà alle primarie come segretario. Il giovane sindaco di Firenze ha detto a chi lo accusava di piacere troppo al centro-destra: «Piacere a chi l’altra volta ha votato di là non è un delitto, ma è l’unica condizione per non perdere le elezioni, perché bisogna intercettare il consenso dei “delusi da Berlusconi” ». In pratica Renzi vuole fare il maestro Zen tra destra e sinistra in nome di un presunto rinnovamento ma ancora non si capisce cosa propone a parte una buona dose di retorica sul “nuovo che deve sostituire il vecchio”.

Per concludere vorrei riportare una lettera di un partigiano che scrive alla famiglia prima di essere messo a morte dai fascisti. Si chiamava Albino Abico, aveva ventiquattro anni ed era un operaio milanese:

Carissimi, mamma, papà, fratello sorella e compagni tutti, mi trovo senz’altro a breve distanza dall’esecuzione.

Mi sento però calmo e muoio sereno e con l’animo tranquillo. Contento di morire per la nostra causa: il comunismo e per la nostra cara e bella Italia.

Il sole risplenderà su noi “domani” perché TUTTI riconosceranno che nulla di male abbiamo fatto noi.Voi siate forti come lo sono io e non disperate.

Voglio che voi siate fieri ed orgogliosi del vostro Albuni che sempre vi ha voluto bene.

P.S.: al di là del comunismo che può piacere e non piacere, nessuno oggi mi sembra degno di questo lascito

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