Sotto il cielo di Fred | Intervista ai semifinalisti del Premio Buscaglione (2/2)

Da giovedì 15 a sabato 17 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino si svolgerà la fase finale del Premio Buscaglione, uno dei più importanti concorsi per cantautori emergenti che, ogni due anni, si pone come obiettivo quello di trovare la Next Big Thing della scena musicale italiana e di cui siamo media partner.

Durante questa quinta edizione hanno partecipato più di 400 artisti, di cui 14 arrivati alle semifinali di Milano e Bologna e 8 a quelle di Torino. Chi sono? Cosa suoneranno? Quali sono i loro sogni per il futuro? Lo abbiamo domandato direttamente a La Notte, Liede ⊗, Malmö e Noon, i secondi quattro semifinalisti che si esibiranno venerdì 16 marzo (qui il link all’evento) prima del concerto dei Pinguini Tattici Nucleari che porteranno sul palco il loro album Gioventù Bruciata.

La Notte

Perché avete deciso di iscrivervi al Premio Buscaglione?

Abbiamo deciso di iscriverci sotto consiglio del nostro manager che ci ha indicato il concorso sostenendo che sia uno dei migliori in Italia ed effettivamente non possiamo che dargli ragione!

Da dove venite e dove vorreste arrivare?

Veniamo da 5 anni di musica insieme, tanti chilometri e tanto sudore ripagati dal tempo. Ora come ora siamo esattamente dove vorremmo essere. Dove vogliamo arrivare non ve lo diciamo ancora.

Se poteste rinascere, chi sareste tra i cantautori italiani del passato?

Battisti, Lucio Dalla o se è accettabile Morgan.

Com’è nata la canzone con la quale partecipate al concorso?

Il nostro disco è nato nello studio dove giorno dopo giorno scrivevamo, arrangiavamo e registravamo tutti i provini dei pezzi che poi abbiamo completato insieme ad Andrea (Marmorini).

Ricordate il momento in cui avete scoperto di essere arrivati in semifinale? Quale sensazione avete provato?

Fino all’ultimo pensavamo, magari non dirà il nostro nome e dovremo tornare a casa a mani vuote, invece eccoci qua.

Sotto il cielo di Fred è anche Notte Rossa Barbera, una serata dedicata alla tradizione enogastronomica piemontese e ai luoghi che l’hanno custodita fino a oggi: le piole. Scegliete un piatto tipico della cucina popolare della vostra regione e un vino da abbinare.

Lampredotto, Chianti e tutti a casa.

Tra le tante e meravigliose canzoni di Fred Buscaglione ce n’è una che preferite più delle altre?

Ci siamo innamorati della canzone che abbiamo scelto come cover Che bella cosa sei.

Quale messaggio vorreste che arrivasse al pubblico che vi verrà a sentire per le semifinali del 15 e del 16 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino?

Credo che l’obiettivo sia far capire a tutti lì sotto che siamo i migliori, no?

Liede ⊗

Perché hai deciso di iscriverti al Premio Buscaglione?

Perché cari amici mi hanno consigliato caldamente di iscrivermi.

Da dove vieni e dove vorresti arrivare?

Dalla noia del post-dopo-guerra e dal caos asessuato del XXI secolo e siamo destinati a restarci, con piacere. Artisticamente? Siamo morti. Domattina la penserò diversamente, sto scrivendo un disco.

Se potessi rinascere, chi saresti tra i cantautori italiani del passato?

Io sceglierei Ivan Graziani.

Com’è nata la canzone con la quale parteciperai al concorso?

Una di quelle che suoneremo è sicuramente Corsica, è nata nell’estate del 2016 nel girovagare tra la Valchiusella e la Riviera Ligure di Ponente, tra un matrimonio e un funerale.

Ricordi il momento in cui hai scoperto di essere arrivato in semifinale? Quale sensazione hai provato?

Eravamo nel backstage del Locomotiv a Bologna, abbiamo apparecchiato prontamente un shottino e brindato.

Sotto il cielo di Fred è anche Notte Rossa Barbera, una serata dedicata alla tradizione enogastronomica piemontese e ai luoghi che l’hanno custodita fino a oggi: le piole. Scegli un piatto tipico della cucina popolare della tua regione e un vino da abbinare.

Gran bollito misto e Barbera del Monferrato Superiore Tenuta Migliavacca.

Tra le tante e meravigliose canzoni di Fred Buscaglione ce n’è una che preferisci più delle altre?

Tra le mie preferite di sicuro c’è Whisky facile. “se c’è una cosa che mi fa tanto male, è l’acqua minerale…”. Le sue canzoni d’amore invece le metto tutte alla pari, tutte splendide.

Quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico che ti verrà a sentire per le semifinali del 15 e del 16 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino?

Non sono un portatore di messaggi. Spero che il pubblico si agganci, entri in connessione, come succede a me quando vado a un bel concerto. Spero di fare un bel (mini) concerto.

Malmö

Perché avete deciso di iscrivervi al Premio Buscaglione?

Il Buscaglione è una vetrina molto affascinante e con grande prospettive per band emergenti che hanno voglia di suonare in giro.

Da dove venite e dove vorreste arrivare?

Veniamo dalla cultura del lavoro che, se fatto con tanta dedizione e passione, paga sempre. I nostri obiettivi sono quelli di crearci un nostro piccolo spazio nel panorama musicale italiano, suonare tanto e continuare a scrivere e divertirci con la musica.

Se poteste rinascere, chi sareste tra i cantautori italiani del passato?

Non ce n’è uno in particolare, ci vengono almeno in mente una dozzina di nomi: Dalla, Tenco, Battisti, Luazi… Il nostro stile non è vicinissimo al cantautorato storico italiano, ma indubbiamente parecchi di questi artisti ci hanno ispirato e continuano a farlo.

Com’è nata la canzone con la quale partecipate al concorso?

Per ciò che riguarda la musica, nasce come tante delle nostre canzoni: un’idea embrionale sviluppata insieme in sala prove. Il testo invece parla di una storia d’amore forse nemmeno mai iniziata davvero, di come sarebbe potuto essere, di come sarà il ritrovarsi un giorno, degli istanti legati ai ricordi rappresentati in una semplice fotografia.

Ricordate il momento in cui avete scoperto di essere arrivati in semifinale? Quale sensazione avete provato?

Al Serraglio di Milano l’atmosfera è stata davvero bellissima. Quando Gigi Giancursi ha pronunciato il nostro nome è stato molto emozionante. Considerando poi che il livello qualitativo degli artisti che si erano esibiti con noi su quel palco era davvero elevata, la soddisfazione è stata doppia.

Sotto il cielo di Fred è anche Notte Rossa Barbera, una serata dedicata alla tradizione enogastronomica piemontese e ai luoghi che l’hanno custodita fino a oggi: le piole. Scegliete un piatto tipico della cucina popolare della vostra regione e un vino da abbinare.

Essendo Campani dobbiamo ammettere che la scelta culinaria è vasta e davvero molto gustosa. Se vogliamo escludere la pizza e la mozzarella che restano tra le nostre pietanze preferite, la scelta cadrebbe senz’altro su un piatto di pasta ai frutti di mare accompagnati da un Fiano di Avellino o un Greco di Tufo.

Tra le tante e meravigliose canzoni di Fred Buscaglione ce n’è una che preferite più delle altre?

Quella che più si avvicina alle nostre corde è sicuramente Guarda che luna, ma ce ne piacciono anche altre tra cui quella che abbiamo scelto nel caso in cui dovessimo arrivare alle finali. Ma preferiamo resti una sorpresa!

Quale messaggio vorreste che arrivasse al pubblico che vi verrà a sentire per le semifinali del 15 e del 16 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino?

Ci piacerebbe riuscire a portare il pubblico nel nostro mondo, fatto di momenti intimi e grosse esplosioni di energia, anche se il tempo a disposizione è abbastanza breve, ce la metteremo tutta per far capire cosa pensiamo e come lo facciamo.

Noon

Perché avete deciso di iscrivervi al Premio Buscaglione?

Perché è probabilmente il contest più organizzato e serio d’Italia, e perché avevamo voglia di far conoscere il nostro progetto fuori dai nostri confini territoriali.

Da dove venite e dove vorreste arrivare?

Noi veniamo da Lecce, abbiamo iniziato questo percorso insieme nel 2015 e speriamo di riuscire a farlo diventare una vera e propria professione, arrivando al maggior numero di persone possibile.

Se poteste rinascere, chi sareste tra i cantautori italiani del passato?

Con ogni probabilità saremmo un incrocio tra Lucio Dalla e Francesco De Gregori.

Com’è nata la canzone con la quale partecipate al concorso?

E’ nata da un’idea di Lorenzo, poi l’abbiamo elaborata insieme e il tocco finale è stato aggiunto da Roberto Dell’Era, che ha cantato una strofa e suonato chitarre e tastiere qua e là all’interno della canzone.

Ricordate il momento in cui avete scoperto di essere arrivati in semifinale? Quale sensazione avete provato?

E’ stata una bellissima sensazione, vuol dire che quello che fai ha un senso. E poi confrontarsi con altre realtà è sempre stimolante.

Sotto il cielo di Fred è anche Notte Rossa Barbera, una serata dedicata alla tradizione enogastronomica piemontese e ai luoghi che l’hanno custodita fino a oggi: le piole. Scegliete un piatto tipico della cucina popolare della vostra regione e un vino da abbinare.

Una bella “parmigiana” di melanzane accompagnata da un ottimo Negroamaro.

Tra le tante e meravigliose canzoni di Fred Buscaglione ce n’è una che preferite più delle altre?

Ci è piaciuta molto Jukebox (scoperta grazie a Sotto Il Cielo Di Fred), infatti abbiamo deciso di riarrangiarla a modo nostro.

Quale messaggio vorreste che arrivasse al pubblico che vi verrà a sentire per le semifinali del 15 e del 16 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino?

Vorremmo che il pubblico torinese cogliesse la connessione che ci lega a loro nonostante i 2500 km che ci separano. Più di una persona ha accostato la nostra musica al mood che si respira a Torino; a dimostrazione di questo infatti il nostro primo videoclip (Valdaro) è stato girato all’interno di un vagone della metro di Torino.

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