THEGIORNALISTI + BAD LOVE EXPERIENCE @ ONDA SONORA

26 ottobre 2012

La Guerra Fredda – Onda Sonora, Angri (SA)


La Guerra Fredda è scoppiata. No, tranquilli, nessuna tensione diplomatica, né rischi nucleari dietro l’angolo, la guerra di cui si parla è ben altra storia: siamo ad Angri, Salerno, e i locali dell’Onda Sonora ospitano per il primo appuntamento de La Guerra Fredda, appunto, due tra le band emergenti più interessanti del panorama indie-rock italiano, Thegiornalisti e Bad Love Experience.

La manifestazione, ideata e prodotta da Wasabee con la collaborazione grafica di WEDO.Creative Lab, fa così il suo esordio a braccetto con il primo vero maltempo autunnale, proponendo sul palco un’accoppiata di tutto rispetto, energica e scoppiettante come da migliore tradizione pop/rock.

La sala non è piena come meriterebbe di essere (sì, sempre tutti a lamentarsi della mancanza di eventi e poi si snobbano occasioni di questo genere, ndr) ma l’interesse e la curiosità, anche di chi poco conosce queste due giovani realtà musicali, sono forti; così, tra una birra, una chiacchiera e improvvisati set fotografici si attende l’entrata in scena degli artisti.

Sono passate le 23 quando i Thegiornalisti salgono finalmente sul palco e imbracciano gli strumenti. Freschi di uscita con il loro secondo album, Vecchio, i quattro giovanotti romani dimostrano di sapere il fatto loro: buona presenza scenica, una discreta dose d’ironia, peraltro già dimostrata nei testi, e tanta carica, i Thegiornalisti portano in scena con successo il loro mix tra pop cantautorale d’annata e schitarrate indie-rock di scuola Casablancas.

Si comincia così come da disco, con La tua pelle è una bottiglia che parla e se non parla vado fuori di me, pezzo con il quale si iniziano ad attirare verso il palco anche coloro che ancora stazionavano in zona “bicchiere e sigaretta”. I Thegiornalisti sono in forma e il pubblico gradisce i salti tra un disco e l’altro: quasi senza interruzione, anche per ragioni dettate da esigenze temporali, si va da Tradimento a Siamo tutti marziani, da I gatti ad Autostrade umane, da Cinema a Io non esisto, prendendo pochissimo fiato tra una canzone e l’altra.

La musica dei Thegiornalisti è travolgente e dal vivo ben rende le buone impressioni che già i lavori in studio avevano dato, tant’è che sui brani più ritmati non manca la partecipazione fisica degli spettatori più audaci, impegnati in estemporanei passi di twist. È il caso di Pioggia nel cuore, pezzo dalle potenzialità di coinvolgimento già enormi ma amplificate dal vivo, così come, dopo il più leggero intervallo di Una canzone per Joss, di E menomale, che con le sue chitarre graffianti chiude il set dei Thegiornalisti.

Giusto il tempo del cambio strumenti e tocca ai Bad Love Experience: se il nome della band fa riferimento alle loro “cattive esperienze amorose”, c’è da dire che i quattro livornesi dalle delusioni devono esserne usciti alla grande. Rock di stampo british, folk statunitense anni ‘70, lampi di psichedelia, i Bad Love Experience hanno una forte vocazione internazionale e il ricco live set ne è una dimostrazione.

Anche la band toscana sceglie di aprire la scaletta con brani estratti dall’ultimo lavoro, Pacifico, che tante buone critiche ha riscosso in giro per l’Europa: The kids have lost the war pt. 1, The kids have lost the war pt. 2 e Devil in town scaldano l’atmosfera a suon di distorsioni e ampi muri sonori, aprendo la strada al primo passo indietro nel tempo, rappresentato dalla ritmata Ballad of a libertine, contenuta in Rainy Days del 2009.

That country road, col suo alone malinconicamente retrò, riporta alla produzione più recente del gruppo, dalla quale vengono estratte anche Dawn Ode e Rotten Roots, in versioni decisamente più corpose e potenti nella riproposizione live, prima di presentare 21st Century Boy, il pezzo scelto due anni fa da Virzì per la colonna sonora de La prima cosa bella, e i ritmi rabbiosi di Walking on my feet.

Tra il pubblico c’è chi balla, chi si ama, chi si lascia trasportare dalle note potenti che a notte inoltrata ancora invadono l’Onda Sonora. Si entra così nella fase finale del concerto, dapprima trascinati dagli ipnotici intrecci vocali à la Simon and Garfunkel di The Princess and the Stable Boy, che abbassano un po’ i toni finora dirompenti, per poi passare ad una vigorosa e distorta versione di See My Friends dei The Kinks e alle due tracce finali di Pacifico: The kids have lost the war pt. 3 e The kids have lost the war pt. 4, sulle quali i Bad Love Experience, sudati e soddisfatti, salutano il pubblico.

La “Guerra”, però, checché ne dicano gli ultimi due titoli, è tutt’altro che persa: anzi, non è che iniziata e i nomi che prenderanno parte ai prossimi appuntamenti della manifestazione ci parlano già di un inverno che non sarà per nulla “Freddo”. Che qualcuno avvisi gli assenti: quando la buona musica è nei dintorni della vostra città, non sono ammesse giustificazioni!


Setlist The Giornalisti

  1. La tua pelle è una bottiglia che parla e se non parla vado fuori di me
  2. Tradimento
  3. Siamo tutti marziani
  4. I gatti
  5. Autostrade umane
  6. Cinema (video)
  7. Io non esisto
  8. Pioggia nel cuore
  9. Una canzone per Joss
  10. E menomale (video)

Setlist Bad Love Experience

  1. The kids have lost the war pt. 1
  2. The kids have lost the war pt. 2
  3. Devil in town
  4. Ballad of a libertine
  5. That country road
  6. Dawn ode
  7. Rotten roots
  8. 21st century boy
  9. Walking on my feet
  10. The princess and the stable boy (video)
  11. See my friends (The Kinks)
  12. The kids have lost the war pt. 3
  13. The kids have lost the war pt. 4
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