Trainspotting, Twin Peaks, Blade Runner: l’anno dei grandi ritorni

Dopo mesi di rumor, anticipazioni, trailer e teaser, possiamo tirare un sospiro di sollievo: quei sequel di cui tutti parlano, hanno davvero una data d’uscita.
Stiamo parlando di 3 titani della civiltà dell’immagine: Blade Runner, Trainspotting, e la serie che per prima ha cancellato il confine tra piccolo e grande schermo, Twin Peaks di David Lynch.
Se il 2016 resterà alla storia con quell’etichetta sinistra di anno della morte (iniziato con la perdita di David Bowie e concluso con a drammatica scomparsa della Principessa Leia, Carry Fisher, seguita a breve da quella di sua madre Debbie Reynolds) il 2017, almeno sulla carta, promette invece di restituirci qualcosa, e lasciarci indulgere nella nostalgia del ‘900, riprendendo il filo di grandi capolavori.


TRAINSPOTTING 2 (NUOVE DIPENDENZE)

Si comincia con Trainspotting 2, nelle sale americane dal 27 Gennaio (ma per l’Italia dovremo attendere almeno fino a Marzo 2017). Vent’anni dopo il film-manifesto di una generazione perduta, tornano Mark Renton (Ewan MacGregor), Sick Boy (Jonny Lee Miller), Spud (Ewen Bremner) e Begbie (Robert Carlyle). Un progetto di cui si è parlato per anni: leggenda vuole che il regista Danny Boyle abbia voluto aspettare che i suoi ragazzi invecchiassero sul serio, nella realtà e non solo sullo schermo, prima di tornare con la giusta consapevolezza a quel cult movie che sembrava irripetibile. Ispirato solo in parte al romanzo Porno di Irvine Welsh (che lo stesso Boyle non considera un capolavoro al pari di Trainspotting) il film è annunciato come un’opera fortemente contemporanea, ma insieme fedele alle atmosfere del primo capitolo.

Il trailer conferma questa linea, riportandoci indietro alle vecchie emozioni: il ritmo serrato di Born Slippy ci accompagna tra allucinazioni e una realtà che non lascia scampo, mentre Renton ci guarda con lo stesso sorriso, ancora in fuga dalle sue pessime decisioni.

Il tempo è passato e il celebre monologo “scegliete la vita” ora include Facebook e Twitter, revenge-porn e reality show. Certo, la nuova teoria di Renton non sembra proprio un fulgido esempio di maturità: se siete inclini alle dipendenze, continuate a farvi, solo trovate una dipendenza nuova. Poco altro sappiamo sulla trama di Trainspotting 2, se non che Begbie ha trascorso vent’anni in prigione per colpa di Renton, e sembra intenzionato a fare i conti con il vecchio amico.

Per puro caso, invece, abbiamo già la possibilità di conoscere una parte fondamentale del film: la colonna sonora. Amazon ha erroneamente messo in vendita il cd, che non doveva uscire prima del 27 Gennaio, lo stesso giorno della première americana: anche se l’errore è stato immediatamente corretto, la tracklist ha fatto il giro del mondo.
Fin qui tutto bene: Trainspotting 2 è quell’irresistibile mix di passato e presente che tutti aspettavamo.

Ritroveremo gli Underworld e il ritmo ossessivo di Born Slippy, che diventa ora Slow Slippy. Ma è solo l’inizio. Direttamente dai peggiori club anni ’90 tornano anche i Prodigy: a loro è affidato il remix di Lust for Life e l’arduo compito di rendere il pezzo simbolo di Trainspotting anche più acido di quanto già non fosse. Nel sequel, c’è ancora posto per Deborah Harry e i Blondie (Dreaming) ma anche per gloriose hit anni ’80, da Radio Gaga dei Queen a Relax dei Frankie goes to Hollywood. Naturalmente, Danny Boyle mescola i suoni del passato con il meglio dal panorama britannico contemporaneo: ad esempio Young Fathers, formazione hip hop con base proprio a Edimburgo. E poi Fat White Family, band londinese che offre un insolito mix di psichedelica e nichilismo, post punk e country.
Ringraziamo allora Amazon e il suo provvidenziale errore: a giudicare dalla colonna sonora, Trainspotting 2 potrebbe essere folgorante come lo sogniamo.


TWIN PEAKS 3 (NESSUNO E’ INNOCENTE)

Anche più segreta la trama che si nasconde dietro il grande ritorno di Twin Peaks. David Lynch è riuscito a proteggere il set meglio di un segreto di stato, rivelando ai suoi devoti fan solo i dettagli sul cast. Si tratta comunque di un cast quantomai nutrito: praticamente tutti i personaggi delle prime due stagione, dai protagonisti ai comprimari, sembrano infatti pronti a tornare.
Ritroveremo così L’Agente Cooper (Kyle MacLachlan) e la compianta Laura Palmer (Sheryl Lee), ma anche la suadente Audrey Horne (Sherilyn Fenn) e l’inquietante Leland Palmer (Ray Wise). Ad affiancare Cooper nelle sue indagini dell’incubo, tornano anche David Duchovny e lo stesso Lynch. Se dal primo trailer qualcuno si aspettava oscuri segreti o quantomeno qualche misera anticipazione, niente da fare: troveremo solo Lynch nei panni dell’agente Gordon Cole, intento a mangiare le sue adorate ciambelle

L’unica certezza è che Twin Peaks tornerà il 21 Maggio 2017, con una prima puntata di ben due ore. Seguiranno 18 episodi, tutti diretti da David Lynch (e scritti insieme allo storico sceneggiatore Mark Frost). Altra buona notizia, è che la colonna sonora resta ancora nelle abili mani di Angelo Badalamenti.
Tra i nuovi personaggi, troveremo una delle muse di Lynch, Laura Dern, insieme a interpreti più inaspettati come Monica Bellucci e Jim Belushi. Nel cast anche Tim Roth, Naomi Watts e Jennifer Jason Leigh. Dulcis in fundo, nella nuova stagione di Twin Peaks ci aspettano anche Eddie Vedder e Trent Reznor.
Non resta che attendere pazientemente la primavera, mentre Lynch continua abilmente a stuzzicarci le parole sibilline: “In a town like Twin Peaks, no one is innocent” / “In un posto come Twin Peaks nessuno è innocente


BLADE RUNNER 2049 (GLI ANDROIDI SOGNANO ANCORA)


Dopo annunci e smentite, esiste finalmente una data anche per il sequel di Blade Runner, film culto di Ridley Scott, datato ormai al lontano 1982. Almeno per l’America, l’uscita è prevista il 6 Ottobre 2017.
Pochi ma definiti gli estremi della storia: Ryan Gosling è l’agente K, ufficiale della polizia di Los Angeles. La sua routine è sconvolta da un segreto che potrebbe far precipitare definitivamente la città nel caos. L’unica persona che può aiutarlo è Rick Decard: agente della LAPD scomparso da oltre trent’anni.

Il progetto di Blade Runner 2049 può vantare una genesi particolarmente sofferta: Ridley Scott, infatti, parla del sequel almeno dal 2012. D’altra parte, le difficoltà sembrano scritte nel destino di Blade Runner fin dall’inizio: l’adattamento del capolavoro di Philip K. Dick, Il cacciatore di androidi (noto anche col titolo Gli androidi sognano pecore elettriche?) è stato oggetto di una lunga e durissima battaglia, che ha visto le ragioni della produzione prevalere su quelle degli autori. Scott ha sempre osteggiato il montaggio e il finale della prima versione, un consolatorio happy ending che non corrisponde alla struttura tragica della pellicola. Per questo, il regista è tornato più volte a rivedere l’editing del film. Serviranno ben dieci anni perché Blade Runner trovi la sua versione definitiva, o director’s cut, affidato al mercato degli home video solo nel 1992.

Prima di pensare a un sequel, Ridley Scott ha aspettato lo script fosse perfetto. Per questo, è tornato a rivolgersi allo sceneggiatore originale di Blade Runner, Hampton Francher, affiancato dal più giovane Micheal Green. Quindi, Scott ha accantonato l’idea di tornare alla regia (affidata a Denis Villeneuve), ritagliandosi un ruolo esclusivamente nella produzione. A ritardare l’inizio delle riprese, ci si è messo anche Harrison Ford: nel 2015, infatti, ha perso il controllo del suo velivolo, un Ryan PT 22 (raro esemplare in uso negli anni ’40 per l’addestramento militare). Per fortuna, è bastato qualche mese perché il nostro eroe si riprendesse completamente.

In realtà, sembra che il ruolo di Rick Decard sia abbastanza marginale in Blade Runner 2049; mentre il vero protagonista del film è Ryan Gosling. Tra gli altri membri del cast, Robin Wright, Jared Leto e Mackenzie Davis. A loro l’arduo compito di riportare sugli schermi il più amato film di Fantascienza nella storia del cinema intera.


Per Italo CalvinoUn classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Le sue parole valgono certo anche per il cinema. Per questo, se pure non fossero all’altezza delle aspettative, non possiamo che aspettare con ansia il ritorno di questi tre grandi classici, e le storie che torneranno a raccontare.

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