Unknown Mortal Orchestra – Sex & Food

Bisognerà iniziare questa recensione con uno statement: gli Unknown Mortal Orchestra sono bravi, sanno suonare, hanno sonorità fresche che sanno far danzare, e Sex & Food non fa altro che confermare questa vocazione. Atmosfere psichedeliche, chitarre che rievocano il compianto Jimi Hendrix, dodici pezzi che sono una sfilzata dimostrativa di talento e sudore. Il vezzo stilistico degli UMO è quello di trascinarci letteralmente altrove, e non è un caso se quel titolo evoca due concetti vitalistici come sesso e cibo: Sex & Food ci trascina tra sapori diversi, duri e forti. Carico come sesso e cibo insieme.

Di sapori ne attraverseremo tanti ascoltando le dodici tracce del disco: il quasi funk di Hunnybee, la cavalcata rock di Major League Chemicals, che si insaporisce di un registrato della parte cantata in stile lo fi (a cui non saremo nuovi per tutto il disco), le chitarre dolci di Chronos Feasts on His Children che per poco non ci fanno andare al folk di Iron & Wine per un intenso minuto, la carica ossessiva compulsiva di un pezzo come American Guilt, che scomoda addirittura paragoni con i QOTSA.

Il disco è insomma una bella dimostrazione di talento, di chi la musica la sa fare. Di chi il pubblico saprà conquistarlo anche dal palco, con sferzate violente e coinvolgenti, pause per respirare e ripartenze devote a intensi riff. Distorsioni, compulsioni, ossessioni: Sex & Food è un gioiellino per cultori del suono psichedelico.

Episodi come The Internet of Love (That Way) risultano però tra le parentesi più originali di un disco che è compatto solo nella sua vocazione sporca: il pezzo gioca infatti a mescolare questa sporcizia con il funk, risultando più originale delle cavalcata eroiche e più hard come American Guilt. Not In Love We’re Just High gioca addirittura con un R&B che rimescola la recente lezione di contaminazione dei Dirty Projectors: una psichedelia aggiornata alle tendenze contemporanee. Un rock che si decanta attraverso l’R&B: gli Unknown Mortal Orchestra risultano freschi proprio in questo gioco di strati, fusioni e contaminazioni. E così il cantato non è mai uniforme, mentre di sotto strati sonori di psichedelia, rock e funk si contaminano creando un tappeto sonoro delittuosamente perfetto. È qui che gli UMO vincono la scommessa.

Se vogliamo guardare alle direzioni future di questa band dobbiamo allora ascoltare gli incavi di contaminazione che si stanno costruendo, e che lasciano ben sperare soprattutto sulla coda finale del disco. Il pezzo di chiusura If You’re Going to Break Yourself è la ciliegina sulla torta di quest’operazione. Questo viaggio tra sesso e cibo ci racconterà che lo psych-rock può ancora riconfigurarsi, mescolarsi, rinnovarsi: e se è possibile farlo gli Unknown Mortal Orchestra sono la band più indicata, perché hanno il talento e la curiosità. Del resto questo è un disco randagio, almeno quanto lo è il suo songwriter cosmopolita neo-zelandese Ruben Nielsens. Registrato tra diverse città del mondo, Sex & Food è un disco mobile, di ricerca, di confronto, che ci invita a non fermarci. Restare affamati per degustare è il mantra.


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