Wilco – Star Wars

Siano lodati i Wilco! A sorpresa, nel cuore di una giornata estiva di metà luglio, i Wilco rilasciano il nuovo album in free download. Nessuna traccia dell’attesa messianica che contraddistingue i Radiohead, nessun countdown con fuochi d’artificio, nessun annuncio in gran stile costellato da indizi e prevendite. Jeff Tweedy e i Wilco scelgono la strada dell’autentica sorpresa, del regalo senza condizioni, e sfamano le nostre orecchie con Star Wars, il nono disco della band di Chicago, che fa la sua comparsa in rete quasi in sordina, in copertina un gatto bianco e un vaso con tre rose, di cui solo due sbocciate del tutto.

Avevamo lasciato i Wilco nel 2011 con The Whole Love, disco che aveva ancora una volta confermato la maestria di Tweedy e compagnia nella composizione di pezzi. Come veri autori e cantori della nostra contemporaneità, i Wilco hanno sempre dimostrato grande classe attraverso la loro musica. Il nuovo lavoro sembra meno malinconico, e partire più diretto sin dal semplice attacco tutto sound e niente testo di EKG. Pezzo fulmineo di appena 1 minuto che ben rappresenta lo spirito del disco: 11 pezzi che vanno via velocissimi per circa mezz’ora in totale di ascolto.

Nell’addentrarci in pezzi come You Satellite chissà perché sembra di tornare indietro nel tempo: che talento Jeff Tweedy nell’essere originale rimescolando sound che fanno tornare alle mente addirittura vecchie melodie di David Bowie e Lou Reed, con chitarre che crescono magnificamente intorno, ripetetive e ossessive quasi a ricalcare le monomanie di John Cale. Ma i veri Wilco che conosciamo e tanto ci piacciono ci sono ancora, Taste The Ceiling è una classica ballata folk rock in cui il delitto del cambio di ritmo incalzante è perfetto.

Le chitarre ci accompagneranno per tutto il disco (dall’apertura di More a Pickled Ginger), alternando alt-rock a folk classico, mischiando suoni acustici ed elettrici. Anche la voce di Tweedy a volte è un mantra (Random Name Generator) che si interseca bene all’interno dei suoni per poi tornare soffice, fino all’esplosione finale di Magnetized, pezzo di commiato dal nuovo lavoro, che parte così psichedelico da ricalcare certi lavori dei Beatles. Magnetized è una piccola perla che rapisce l’attenzione immediatamente, pezzo da novanta di un disco che non riesce ad avere passi falsi.

Conferma ulteriore di gran classe per una band che non smette di regalarci buona musica. Non sarà il nuovo Yankee Hotel Foxtrot, ma coi Wilco tutto è sempre superiore alla media.

 

 

Exit mobile version