Quei fantasmi con gli occhi chiusi di Edurne Portela

Anche se te lo lasci alle spalle, il passato continua a inseguirti.

Dopo Meglio l’assenza, romanzo di formazione ambientato tra gli anni Ottanta e Novanta nei Paesi Baschi, il racconto di una relazione tossica nel successivo Forme di lontananza e, più recentemente, un cambio di casacca che riguarda l’editore italiano, Edurne Portela torna finalmente in libreria per la casa editrice indipendente Voland con il suo nuovo romanzo, Con gli occhi chiusi (Los ojos cerrados – nella traduzione a cura di Giulia Di Filippo).

Una storia corale ambientata a Pueblo Chico, paesino dell’entroterra spagnolo in cui si stabilisce una coppia di lunga data e in piena crisi, Ariadna ed Eloy. Un paesino popolato solo da persone di una certa età, il cui passato inevitabilmente si mescola col presente in un turbine di voci e piani narrativi in cui il filo conduttore, all’apparenza invisibile, accompagna chi legge per buona parte del romanzo.

Ecco perché ad Ariadna non dispiacerebbe trovarsi davanti uno dei fantasmi che vivono tra queste montagne, persone scomparse anni prima, in grado di spiegarle una serie di cose che lei, per quanto ci rimugini, non riesce a capire.

La copertina del romanzo

Raccontata tra passato e presente, la gente di Con gli occhi chiusi è Pedro, Pedrito, ex bambino cresciuto troppo presto, orfano di padre e madre, dedito al lavoro in montagna; è José, poco più grande di Pedro, che insieme a sua madre Teresa prende in casa il bambino orfano, almeno fino al momento in cui decide che Pueblo Chico era troppo piccolo per lui; è Adela, la sventurata mal vista da tutti che riceve aiuto morale e materiale solo dal Pedrito ragazzo; è Federico, figura sfuggente dai mille segreti e mille ombre, pupillo di mamma Teresa arruolato nella guerra civile spagnola.

Non vuole vedere altro, Federico. Chiede di essere escluso dalla missione nel suo paese, o di essere assegnato da un’altra parte o di avere un breve congedo. Se gli negheranno il permesso per metterlo alla prova o semplicemente perché no, Federico non lo sa.

A partire dalle vicissitudini personali e sentimentali della coppia ai ferri corti, che sembrerebbe arrivata in questo villaggio semidisabitato per motivi di radici familiari, fino alle storie e agli aneddoti sulle persone ora anziane che quel villaggio lo abitano ancora, le persone e le storie narrate, in un silenzioso vortice di dicerie e non detti, si fanno lupi di sé stessi e degli altri, del presente e del passato.

Ciò che si dice sui cani, che siano lupi addomesticati, è vero. I lupi sanno distinguere chi è buono da chi è cattivo, chi ha brutte intenzioni da chi ha un cuore puro. Il lupo guarda le persone negli occhi e sa riconoscervi le loro canagliate, ma anche la buona fede. In virtù di questo decide se attaccare o lasciare andare.

In questo mondo rurale e lontanissimo, sicuramente lontano dalla propria quotidianità e più che capace di sbaragliare da un momento all’altro ogni sua certezza, Ariadna viene lentamente condotta verso verità fantasma che, probabilmente, mai avrebbe creduto di trovarsi davanti.

Da quel momento, passa il resto della notte con gli occhi aperti, contempla l’oscurità, in uno spazio intermedio tra il presente e il passato, dove non ci sono parole né pensieri, solo un dolore acuto.

Con gli occhi chiusi di Edurne Portela è un romanzo consapevole e maturo, stratificato e sbalorditivo. La storia, intesa sia come narrazione, sia in senso letterale, non scorre su un solo filo, non ascolta una sola voce e non racconta quello che è stato secondo un’unica visione. Con le sue mille difficoltà fisiche e non solo, il personaggio di Pedro, il vecchio del villaggio, per alcuni il matto, si dimostrerà più di una spalla per Ariadna, ricollegando così passato doloroso e presente incerto.

A qualche anno dall’ultima pubblicazione italiana, Portela ci regala un romanzo vivacissimo e che mira al cuore, che si legge in poco tempo perché sarebbe impensabile abbandonarlo. Un romanzo specchio di un piccolo paese e della sua gente, che si fa universale andando a toccare quelle paure personali e quei fantasmi secolari che albergano in ognuno di noi.

Della stessa autrice, speriamo di leggere presto anche in Italia il nuovo libro Maddi y las fronteras, attualmente in promozione in Spagna per l’editore Galaxia Gutenberg.

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