BITOI: cantare versi su note di basso
a cura di Gio Taverni
La lingua in cui cantano i BITOI non esiste, è una lingua immaginaria ispirata al canto degli uccelli. Le voci di Alexandra Shabo, Lise Kroner e Anja Tietze Lahrmann, si mescolano per cercare di rievocare un suono fatto di fonemi, sillabe, fischi e simulacri di parole. Il tempo della loro musica scorre come un indimenticato cip, profluvio di beat e FI-O-IO. BITOI è l’acronimo di Bass Is The Original Instrument, perché il basso è l’altro punto focale del gruppo di base a Malmö. Le tre voci cantano in sovra incisione al basso elettrico di Cassius Lambert, musicista e produttore etiope-svedese.
Si narra che l’ispirazione per il progetto BITOI sia venuta da un libro sui richiami per gli uccelli che Lambert ha ricevuto da suo nonno. Da questo oggetto della memoria è cominciata una ricerca musicale fatta di trascrizioni fonetiche, di voci come imitazioni di versi, di note di basso che scuotono spazi. L’intuizione del progetto è quella di indagare le possibilità creative di uno strumento relativamente giovane come il basso elettrico, intrecciandolo con il suono più primordiale della voce umana. Ogni beat è una sillaba. Ritorno alle origini del canto e ricerca di avanguardia, si sfidano nella musica dei BITOI: una doppia anima che li ha resi un progetto ad alta carica di identità sonora.
Dopo l’EP di esordio -O-, il gruppo ha pubblicato il primo album Sirkulu: folk music sperimentale per orecchie in cerca di nuove sonorità. Sirkulu è un disco che si compone di fonemi, dove tutto è ridotto all’essenziale: perduti nell’insignificante, non vogliamo capirci niente della parole, ascoltiamo per perderci e stordirci in un canzoniere di sussurri e nella fantasticheria di un bestiario. BITOI è in fondo la storia di una prodigiosa metamorfosi, di donne che sono diventate uccelli, e di un uomo che si è tramutato in corda di basso. Questa creatura sorgiva che ne è venuta fuori si dice dia il meglio di sé dal vivo, sopra un palco. Presto li troveremo al Secolare Festival.
FOLK & POP: due canzoni per l’estate
a cura di Alessandro Miglietta
Four Tet, Into Dust (Still Falling)
Four Tet fa rima con leggerezza, e guarda caso pochi giorni fa il musicista britannico ha rilasciato “Into Dust (Still Falling)”, singolo uscito su 12″ in edizione limitata, insieme a un’esclusiva t-shirt serigrafata. Kieran Hebden ci sa sempre colpire con un tuffo al cuore. Tutto in tema per l’estate.
Lukas Creswell-Rost, Spiral Island
Domani venerdì 4 Luglio esce il nuovo disco di Lukas Creswell-Rost, cantastorie folk che per 15 anni si è diviso tra lo Yorkshire e Berlino. Il disco promette bene, e il singolo porta con sé un certa malinconia da fine estate. Anche se è appena cominciata, fa sempre bene rinfrescare la stagione.