È un dato di fatto: nella vita si piange e neanche poco. Spesso e volentieri. Mai davvero quanto si vorrebbe. A volte si rimandano indietro le lacrime. Ci si piange dentro. Da soli, in compagnia, in casa, per strada. Giusto…
La scrittura di Siri Ranva Hjelm Jacobsen tra isole, mari e mito
Le isole più piccole possono nascere in una notte, e sparire in una notte. Laggiù sotto il mare, tutte le terre emerse s’incontrano. Ci sono storie che, per ciascun lettore, sono una vera e propria culla. Qualcosa che va oltre…
Rileggere Bianca Pitzorno a trent’anni
Bisogna sempre tornare dove si è stati felici. A dieci anni buona parte dei miei luoghi del cuore era racchiusa nei libri di Bianca Pitzorno. Adesso, a (quasi) trent’anni, mi è capitato di pensare a quanto mi mancassero e alle…
Ada brucia, l’esordio di Anja Trevisan tra Nabokov e Lanthimos
Una crocetta rossa sul calendario indica che quello è il giorno. Il tredici maggio 1980, in occasione degli ultimi festeggiamenti per San Pancrazio, Rino rapisce Ada. Quella bambina, che in realtà era Beatrice, e si chiamava così soprattutto per sua…
Tutti i nostri corpi: le storie superbrevi di Georgi Gospodinov
Storie brevissime, lasciate sulla pagina quasi fossero annotazioni, aneddoti, fantasie e ricordi affidati alla memoria di un foglietto ingiallito per rallentare lo scorrere del tempo. Sono centotré i racconti super brevi, malinconici, folgoranti e altrettanto divertenti che, in Tutti i…
Le Forme di lontananza di Edurne Portela e le relazioni tossiche
Se c’è una cosa che si nota subito nella scrittura di Edurne Portela è la sua capacità di entrare nei corpi delle sue protagoniste, per capirle e raccontarne a fondo la storia. Riuscire a sviscerarne il dolore. Avvicinarsi così sempre…
Mi chiamo Bonfiglio Liborio e sono un cocciamatte
È una sera d’agosto del 1926 quando, nel bel mezzo di un acquazzone con la pioggia che scende giù a secchiate, Bonfiglio Liborio fa il suo ingresso nel mondo. Un evento, questo, che racconta lui stesso, Liborio, molto tempo dopo…