Fabio Mastroserio
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"Un grido in cerca di una bocca"

Ieri | Il Surrealismo cileno di Juan Emar

Vedrai. Restiamo per un bel po’ in silenzio. Tu planerai dove ne hai voglia, con il pensiero, s’intende. Io, nel frattempo, mi dedicherò a fare osservazioni su ciò che ci circonda. E vedrai quante cose ne ricaverò. Certo che ce…

Senna e Prost | La sfida infinita

Tutti noi non possiamo non pensare alla morte. Ma c’è una differenza: uno che fa il mio mestiere ha con la morte un rapporto di confidenza più stretto. Un rapporto privilegiato. Ed è un rapporto che genera rispetto, e anche…

Nel sogno della cosa | Trofeo di Emanuela Cocco

Una ciocca di capelli rosso fuoco su un fondo nerissimo. La copertina di Trofeo di Emanuela Cocco per Zona 42 racconta già, con la forza di un’immagine diretta, la storia e le atmosfere di un racconto lungo che mette al…

Dirsi addio | Joséphine di Jean Rolin

Ma non sono mai riuscito a capire fino in fondo perché ricadesse ogni volta in qualcosa che temeva e detestava tanto come l’eroina, a meno che, nel suo terror panico di essere abbandonata, o di non essere abbastanza amata, non…

La favola della viltà | Damir Ovčina e l’assedio di Sarajevo

E pensare che ho passato tutta la vita con queste persone andando sempre d’amore e d’accordo, come si suol dire. Non so come faremo a riprendere una vita normale, un giorno. Ci sono libri che occupano, improvvisi, lo spazio di…

Sguardo di donna

Nell’ampio panorama della letteratura contemporanea l’orizzonte animato dallo sguardo delle scrittrici si fa sempre più importante. Per fortuna – e a differenza di tempi non così lontani – le scelte editoriali approdano a una proposta sempre più ampia e varia;…

Tàr | Cate Blanchett tra musica e potere

Quali sono le dinamiche all’interno di un microcosmo – l’ultimo tra i pochi – dominato per sua natura da una gerarchia verticale fortissima? Che cosa accade se al vertice di quella piramide c’è una donna? Qual è il limite possibile…

Scrivere il suono | Il Nicolas Jaar di Mariana Branca

In quei giorni, lui sbatteva le palpebre e era un suono, le teneva chiuse e era un altro suono, spalancava quelle voragini acquose che erano i suoi occhi e era la composizione del caos, il caos composto e poi scomposto,…