La musica dei Blonde Redhead non può essere semplicemente catalogata come no wave, né tantomeno avant-pop, quello a cui tendono va molto oltre, è il raggiungimento della bellezza e dell’estasi. Questo è quello che hanno cercato di portare anche a Napoli il 17 luglio sul palco del Soundgarden, dopo una lunga assenza di quasi 10 anni dalla scena partenopea. Partendo dal punk-rock, a cui sono legati proprio le origini del loro progetto, la prima personalità che conquista il palco è quella di Amedeo Pace, che da subito cerca di rompere le barriere dei generi musicali con l’unica urgenza di esprimersi. Iniziano a susseguirsi linee melodiche dolci accentuate dalla voce sensualmente tormentata della giapponese Kazu Makino, creando un crescendo di tensione che termina in un’esplosione sonora accompagnata dalla sua danza estatica quasi ritualizzata della cantante.
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