Recensioni

Raccogliamo i migliori dischi, proviamo ad ascoltarli, farveli ascoltare e raccontarveli. Dicono che la recensione sia un genere morto, proviamo a vedere se possiamo farlo risorgere

Ghost Culture – Ghost Culture

Seguire l’etichetta di Erol Alkan ci regala sempre soddisfazioni (tra gli artisti della Phantasy Sound ricordiamo per esempio Daniel Avery e Babe, Terror). Ghost Culture è il progetto di un ragazzo ventiquattenne di base a Londra scoperto da Alkan. Alcuni singoli ci avevano…

Viet Cong – Viet Cong

E’ sicuramente uno degli esordi più attesi del 2015, tanto che già sul finire dello scorso anno s’è parlato un gran bene dei Viet Cong. Adesso ci siamo e l’album omonimo non delude certamente le aspettative. Il fragile e perfetto…

Cosmetic – Nomoretato

Concluso il viaggio disegnato della trilogia del fumetto, i Cosmetic ritornano alle realtà quotidiane con Nomoretato o, meglio, a una nuova antologia di situazioni che si situano a metà fra l’adolescenziale e l’affermazione adulta, all’interno di quella cosa tragicomica che è…

St. Vincent – ‘St. Vincent’

Se dovessi immaginare la bella St. Vincent (questo il nome, che le è piaciuto tanto da farlo suo, del luogo «where poetry comes to die», l’ospedale citato in una canzone di Nick Cave in cui il poeta Dylan Thomas è…

Ariel Pink – Pom Pom

In una recente quanto strampalata intervista rilasciata al Guardian, Ariel Pink (il cui vero nome è Ariel Marcus Rosenberg) afferma che dobbiamo dimenticare tutto, che lui “non è il ragazzo che odiano tutti” è che bisogna giudicarlo da zero, come…

Unhappy – Idiot Lane

Tornare verso i Novanta in un’epoca dedita al cantautorato e all’elettronica è un po’ la direzione ostinata e contraria del momento. Tornare al rumore dei Pavement, con quel modo scanzonato di cantare, ricalcare echi dei Sonic Youth, e l’epoca delle produzioni…

Adna – Night

Adna Kadic, guance piene di speranza e frangetta geometrica, viene dalla Svezia e con i suoi appena vent’anni racconta la notte, il buio che presto o tardi investe tutti quanti. Tra pizzi e merletti e foreste di latifoglie in scala…

Palco numero cinque – Carta Straccia

Era una tradizione la nostra, ed era popolare, un tempo. Quella della musica impegnata, e non solo politicamente, quella fatta dai cantautori e dalle persone che ascoltavano le loro storie da un disco o seduti a un concerto. Ma le…